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  • Le eum alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi di Roma


    Torna la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più Libri Più Liberi da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre 2025 presso il Centro Congressi La Nuvola a Roma.
    Ragioni e sentimenti è il tema di questa edizione: per i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, le parole e le misure si mescolano, per farsi raccontare e raccontare le ragioni e i sentimenti.

    Numerosa sarà la partecipazione degli espositori, ben 600, e 729 saranno gli eventi in programma. Tra questi ultimi segnaliamo:

    5 dicembre ore 12.00, Sala Polaris
    Echi traduttivi: esempi da Jane Austen a Thomas Mann

    Presentazione dei libri Tornare a ridere al giorno. La traduzione e/è la vita di Stella Sacchini, Letteratura e democrazia di Thomas Mann, traduzione a cura di Antonella Nardi e Thomas Mann, il Nobel, la democrazia di Paolo Panizzi

    Intervengono Simona Antolini, Antonella Nardi e Stella Sacchini

    L’incontro, rivolto a studenti/studentesse e adulti, è inserito nel programma dedicato ai ragazzi (su prenotazione da 13 anni in su).

    Le eum accoglieranno i visitatori allo stand B66-B68 condiviso con le altre case editrici, che aderiscono all’Associazione delle University Press Italiane (UPI).

    Tornare a ridere al giorno. La traduzione e/è la vita: ma cosa c’entra la traduzione con la vita? Niente, direbbe qualcuno. Tutto, in realtà. Traduciamo sempre, dal mattino quando ci svegliamo fino al momento in cui, la sera, sprofondiamo nel sonno, e forse anche dopo, mentre attraversiamo il territorio liminale e umbratile dei sogni. Traduciamo ogni volta che proviamo a farci capire dagli altri, ogni volta che tentiamo di esprimere a parole i nostri pensieri, le nostre emozioni. Traduciamo quando scriviamo e le parole sul foglio ci sembrano pallidi riflessi delle nostre idee. Traduciamo perché siamo vivi, e traduciamo anche per strappare alla morte chi ha ormai varcato il confine oltre cui vagolano le anime di chi non conosce più la luce del giorno. Traduciamo perché quelle anime tornino a ridere al giorno.

    Letteratura e democrazia: a posizione politica di Thomas Mann si evolve nel corso del tempo in seguito ai drammatici avvenimenti storicopolitici della prima metà del Novecento. Allo scoppio della Grande Guerra Mann sostiene incondizionatamente la politica del Reich guglielmino, per poi rivedere, nel famoso discorso Von deutscher Republik del 1922, l’iniziale posizione nazionalconservatrice e rivalutare il significato della Repubblica di Weimar per il popolo tedesco. Qualche anno più tardi, nel discorso Deutsche Ansprache. Ein Appell an die Vernunft del 1930, egli mette in guardia di fronte all’avanzata del nazionalsocialismo e dichiara che il posto della borghesia tedesca, di cui egli stesso è figlio, è “al fianco della socialdemocrazia”. Poco dopo la presa di potere di Hitler, l’11 febbraio 1933 lo scrittore lascia la Germania, dove tornerà in visita solo nel 1949 da cittadino americano. La data segna l’inizio del suo lungo esilio che passa dalla Francia alla Svizzera, prima del trasferimento negli Stati Uniti del 1938.
    In questa evoluzione, i due discorsi che qui si propongono in una nuova traduzione italiana sono rappresentativi delle posizioni politiche di Mann nel decennio che intercorre tra il crollo della Borsa di New York del 1929 e l’annessione dell’Austria alla Germania nazista nel marzo 1938.
    Nel primo, il Discorso del Banchetto tenuto il 10 dicembre 1929 in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura, Mann dedica il prestigioso riconoscimento al proprio paese e al proprio popolo “per molti versi incompreso”. In quel momento lo scrittore non può ancora prevedere l’avvento al potere del regime nazionalsocialista di lì a pochi anni e le sue tragiche conseguenze.
    La seconda prolusione sulla Futura vittoria della democrazia, tenuta in quindici città degli Stati Uniti nella primavera del 1938, è di tono molto diverso. Questo discorso, che si può considerare il fulcro del nuovo approccio politico di Mann durante l’esilio, ha lo scopo di denunciare i drammatici sviluppi politici in Europa e di muovere gli animi degli americani, in primis del presidente Roosevelt, contro il fascismo. Mann professa qui la sua fede nella rinascita politica della democrazia in Europa, il suo credo nella dignità umana e nella convivenza pacifica tra i popoli.

    Consulta il sito della Fiera Nazionale Più Libri Più Liberi