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Cedant arma togae: idee e parole di pace dal mondo antico Mostra a grandezza intera

 
 

Informazioni

Cedant arma togae: idee e parole di pace dal mondo antico

Testimonianze, interpretazioni, sviluppi

Francesca Boldrer e Crescenzo Formicola (a cura di)

Note sul testo
Il volume Cedant arma togae, ispirato alle parole sempre attuali di Cicerone, che esortava a far prevalere la diplomazia sulla guerra, raccoglie contributi di studiosi di varie discipline umanistiche (filosofia antica, filologia e letteratura latina, diritto internazionale, bibliologia), impegnati nell’interpretazione di testi letterari e storici antichi, nonché giuridici moderni che trattano di “pace”, con una sezione dedicata a libri virgiliani. L'attenzione a idee e parole-chiave relative a questo tema, presenti nei testi analizzati, mira sia a comprendere il pensiero degli autori nel loro contesto, sia a trarne ispirazione per il presente, in cui la pace, bene essenziale per l'uomo, appare, ora come nel passato, preziosa ma fragile, e bisognosa dell'impegno e del contributo di tutti. Anche questa raccolta di studi intende contribuirvi con approfondimenti scientifici, letterari e culturali.

Note sui Curatori
Hanno curato il volume due docenti di letteratura latina interessati sia a studi filologici che alla fortuna dei classici e all’interdisciplinarità. Francesca Boldrer (Università di Macerata) si occupa di Cicerone e dei poeti augustei, di res rustica (Columella) e di umorismo latino (Ars iocandi, 2025). Crescenzo Formicola (Università di Napoli “Federico II”) è autore di edizioni, traduzioni e commenti di Ovidio, Tacito, Grattio e del Pervigilium Veneris, e dirige la rivista “Vichiana”.
 
Indice
Premessa, Francesca Boldrer, Crescenzo Formicola
 
Eἰρήνη, figlia di Zeus. I nomi e le forme della pace nella riflessione di Aristotele, Arianna Fermani
 
Scenari di pace nel pensiero politico di Platone, Federica Piangerelli
 
Cicero sagatus: dalla toga alle armi nelle Filippiche, Sergio Audano
 
Disordine Disastro Distruzione: Considerazioni Virgiliane, Crescenzo Formicola
 
Sul linguaggio della pace in Orazio (pax, otium, quies) con un’appendice sull’Ara Pacis, Tellus e la simbologia del cigno, Francesca Boldrer
 
Algunas consideraciones sobre el emperador como garante de la paz en la epigrafía latina, Marc Mayer Olivé
 
La pace universale nella teoria politica e nella storiografia senatoria fra IV e VI secolo, Paolo Mastandrea
 
La pace nell’evoluzione dell’ordinamento internazionale, Fabrizio Marongiu Buonaiuti
 
Libri per la pace: edizioni virgiliane della Biblioteca Statale di Macerata, Massimiliano Stravato

Profilo degli autori
 
Note
Mos Maiorum
Studi di filologia e civiltà classica 1
Collana diretta da Francesca Boldrer.

In copertina: Enea stacca il ramo d’oro, di Giuseppe Gambarini (1680 - 1725), 1712 - 1714, Galleria dell'Eneide, Palazzo Buonaccorsi, Macerata. Per gentile concessione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata".
  • Codice ISBN (print) 979-12-5704-054-3
  • Codice ISBN (PDF) 979-12-5704-055-0
  • Codice ISSN (print) 3103-4055
  • Codice ISSN (on line) 3103-4098
  • Numero pagine 240
  • Formato 14x21
  • Anno 2025
  • Editore ©2025 Autore/i
  • Creative Commons CC BY SA 4.0

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