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Della formazione dei futuri cittadini
Traduzione ed Echi traduttivi a cura di Raffaela Merlini.
Intervista impossibile a John Stuart Mill a cura di Luca De Benedictis.
Traduzione ed Echi traduttivi a cura di Raffaela Merlini.
Intervista impossibile a John Stuart Mill a cura di Luca De Benedictis.
Note sul testo
Filosofo, economista ed esponente dell’utilitarismo con una ricca e assai diversificata produzione scientifica, John Stuart Mill è stato un vero intellettuale nell’Inghilterra delle riforme politiche più importanti, e capace di prendere posizione su tutte le questioni più dibattute del suo tempo. Il saggio Sulla libertà, pubblicato nel 1859, resta il suo contributo più celebre, nel quale trattò della relazione fra la libertà del singolo e l’esercizio della autorità secondo i dettami dell’individualismo, summit bonum di ogni società. Eletto Rettore della University of Saint Andrews, nel 1867 vi terrà l’Inaugural Address, che riproponiamo in questo volume, nel quale raccoglie le sue riflessioni sulla formazione degli studenti come esperienza complessa e non solo come istruzione, il sapere professionale e la cultura generale, l’umanesimo e le scienze dure.
Ha ancora importanza lo studio delle lingue antiche? Come si dovrebbero studiare la storia e la geografia? Cosa occorre per costruire non solo un bravo tecnico, ma una persona colta? A queste e ad altre domande Mill si avvicina con l’acume del pensatore e il senso di responsabilità del docente: uno sguardo sull’università e il suo ruolo sociale nel percorso di formazione della classe dirigente e dei futuri cittadini di una società che cresce.
Indice
Prolusione inaugurale tenuta alla University of St. Andrews
ECHI
Intervista impossibile a John Stuart Mill
Echi traduttivi
Note
Note
/pro-lu-ṣió-ni/ 6
Direzione scientifica: Benedetta Barbisan e Raffaela Merlini.
Direzione editoriale: Pino Donghi.
La collana /pro-lu-ṣió-ni/ delle Edizioni Università di Macerata (eum) porta alla luce un tesoro rimasto sinora racchiuso negli archivi delle università italiane e straniere e lo offre a un pubblico più vasto di quello davanti al quale questi discorsi furono tenuti in occasione di solenni cerimonie di inaugurazione o chiusura dell’anno accademico o per il conferimento di titoli ad honorem. Le prolusioni contenute in questi volumi, talvolta dimenticate o mai proposte prima alla lettura, lasciano così i luoghi originari in cui furono pronunciate e danno voce - resa qui in forma scritta e spesso tradotta da una lingua diversa dall’italiano - a idee tuttora capaci di insegnamento e ispirazione: lette, infatti, come ideali macchie di Rorschach, esse sono insospettato specchio di molti degli interrogativi che percorrono le odierne società.
La sezione Echi, di cui è arricchito ciascun volume, offre al lettore ulteriori evocative risonanze, che scaturiscono anche da riflessioni di interesse traduttivo.
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