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Catalogo degli incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana di Osimo Mostra a grandezza intera

 
 

Informazioni

Catalogo degli incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana di Osimo

Monica Bocchetta

14,25 €

Prezzo ridotto!

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15,00 €

Note sul testo
Il piccolo fondo di incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana a Osimo, creato come scrigno di rarità al principio degli anni Sessanta del Novecento, restituisce uno spaccato della vicenda dell’intera collezione, attraverso l’esame incrociato dei “segni sui libri", degli inventari e cataloghi disponibili e della documentazione superstite. Si svelano, o si intravedono, le storie dei libri e dei loro possessori, nel percorso di ricostruzione delle provenienze originarie fino all’attuale collocazione osimana, in un continuo rimando alla storia dell’ente - dapprima Seminario e Nobil Collegio Campana (1715-fine XIX sec.) poi solamente Nobil Collegio (fine XIX sec.-1984) - e dei suoi rapporti con le istituzioni del territorio, come la Diocesi di Osimo-Cingoli e il Comune cittadino, intercettando le dispersioni legate alle soppressioni delle congregazioni regolari in età napoleonica (1810) e post unitaria (1861).

Note sull'autore
Monica Bocchetta è dottore di ricerca in Scienze librarie e documentarie e attualmente docente a contratto per i corsi di Bibliografia e Biblioteconomia e Storia del libro e dell’editoria presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata. Si occupa di storia delle biblioteche, soprattutto di quelle religiose in antico regime, con un'attenzione particolare al tema delle provenienze degli esemplari e, più di recente, anche di storia dell'editoria. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Biblioteche scomparse. Le librerie claustrali degli Eremiti del beato Pietro da Pisa. Ricerca storica-bibliografica, Cargeghe (SS), Documenta, 2016 e Congregazione degli Eremiti di san Girolamo del beato Pietro da Pisa. Monaci eremiti di s. Girolamo, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2017.

Indice
Premessa di Matteo Biscarini

Abbreviazioni bibliografiche

Il fondo incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana

Catalogo

Appendice fotografica

Indice degli autori, dei commentatori, dei traduttori e dei curatori

Indice topografico

Indice cronologico

Indice dei luoghi di stampa

Indice degli editori e tipografi

Indice delle provenienze e dei possessori

Indice generale dei nomi

  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-625-6
  • Codice ISBN (PDF) 978-88-6056-699-7
  • Numero pagine 100
  • Formato 14x21
  • Anno 2019
  • Editore © 2019 eum edizioni università di macerata
Bibliothecae.it
Eum Redazione

di Simona Inserra, Bibliothecae.it, 9 (2020), 1, Recensioni, pp. 498-500

L’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente ha avviato da alcuni anni un percorso di valorizzazione del proprio patrimonio culturale, dando spazio anche a un progetto relativo al pregiato patrimonio bibliografico: questo catalogo ben rappresenta il primo compiuto esito di tale progetto. Il catalogo degli incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana di Osimo, curato da Monica Bocchetta, dottore di ricerca in Scienze librarie e documentarie, docente di Bibliografia, Biblioteconomia e Storia del libro e dell’editoria all’Università di Macerata, è preceduto da una premessa di Matteo Biscarini, presidente dell’Istituto, il quale auspica che la pubblicazione serva come punto di partenza per ulteriori indagini legate alla valorizzazione del patrimonio di Palazzo Campana e a supporto di iniziative future. L’indagine condotta dall’Autrice è relativa al piccolo fondo di incunaboli, venti edizioni in ventiquattro esemplari, che coprono un arco di tempo che va dal 1477 ca., probabile anno di stampa del Confessionale “Defecerunt” di sant’Antonino, stampato a Roma presso la casa di Francesco Cinquini (ISTC, ia00804000, nel catalogo alla scheda n. 1), fino al 1500, anno di stampa della Summa de regimine vitae humanae seu Margarita doctorum, pubblicata a Venezia da Giorgio Arrivabene (ISTC, ij00333000, nel catalogo alla scheda n. 19). Gli esemplari sono stati attentamente analizzati e le informazioni inesatte, fornite negli anni passati, sono state corrette; l’attenzione, scrive l’Autrice nel capitolo introduttivo, è stata posta «in primo luogo alla verifica delle identificazioni, quindi all’esame puntuale degli esemplari posseduti con particolare riguardo alla rilevazione e allo studio dei ‘segni sui libri’ (legature, annotazioni, ex libris) e, per quanto possibile, si è anche cercato di fornire descrizione e datazione dei frammenti cartacei o pergamenacei riscontrati sulle legature». Il catalogo è tradizionalmente ordinato in ordine alfabetico per autori; quando compaiono più opere dello stesso autore, è seguito il principio di ordinamento alfabetico per opera e quello cronologico. Gli elementi contenuti nelle schede sono organizzati in quattro aree: la prima area è quella che contiene i dati relativi ad autore, titolo dell’opera, luogo, editore e data di stampa, presentati in forma normalizzata con riferimento ai dati inclusi in IGI ma aggiornati con ISTC; si seguono inoltre le REICAT per quanto concerne la scelta dell’intestazione e il Dizionario degli editori, tipografi e librai itineranti in Italia tra il Quattrocento ed il Seicento per la normalizzazione dei nomi di tipografi ed editori. La seconda area, quella della collazione, registra i dati relativi al formato, al carattere tipografico, alle modalità di disposizione del testo, alla cartulazione o alla paginazione (a seconda dei casi), alla fascicolatura e alla segnalazione di materiale iconografico, alle fonti bibliografiche consultate. La terza area, del contenuto, contiene, trascritti in modo facsimilare, gli incipit degli apparati paratestuali, delle partizioni interne del testo e del colophon. La quarta e ultima area, quella dell’esemplare, raccoglie la consistenza, comprensiva delle carte di guardia, e l’indicazione di eventuali lacune, la descrizione della legatura, la presenza di maniculae, timbri, ex libris e note sullo stato dell’esemplare. I dati relativi agli esemplari sono già in parte ricercabili in MEI, Material Evidence in Incunabula, la banca dati che raccoglie, datati cronologicamente e caratterizzati geograficamente, gli elementi materiali relativi agli oggetti fisici descritti (consultabili on line alla URL: ). Dall’analisi complessiva del fondo degli incunaboli della Biblioteca e, soprattutto, dalla loro analisi materiale, emergono dati molto importanti che contribuiscono a delineare meglio la storia stessa della raccolta e anche alcuni significativi passaggi messi molto bene in evidenza dall’Autrice la quale, pur in presenza di un fondo dalla consistenza esigua, è riuscita a ricavare notizie e informazioni utili per ricostruire la fisionomia dell’istituzione e alcune figure di possessori, tra cui per esempio, quella di Agostino Maria Molin, bibliotecario, che legò i suoi libri al Seminario e Collegio con lascito testamentario.

https://bibliothecae.unibo.it/

 
Dialoghi di Urbisaglia
Eum Redazione

In questo Dialogo di Urbisaglia Monica Bocchetta, intervistata da Stefano Cassini, presenta il libro "Catalogo degli incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana di Osimo"

https://www.youtube.com/watch?v=8i-LU1uIFV4

 
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