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Il cittadino, il crimine e lo Stato
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Le citoyen, le crime et l'État
Traduzione italiana di Leconte Bessie, Persano Paola
Note sul testo
Violenze, sentimento di insicurezza, attività predatorie, sono alcune delle preoccupazioni che investono il dibattito pubblico contemporaneo. Forse perché lo Stato non è più in grado di intervenire? Non si sta assistendo ad un vero divorzio tra le sue prestazioni e le aspettative dei cittadini?
Eppure, limitarsi al dato spettacolare, all'attualità immediata, alle periferie, ai disordini urbani, all'economia sotterranea, alle esplosioni di violenza, significherebbe restare troppo in superficie. La deregolamentazione della sicurezza costituisce un movimento così ampio da riguardare alcuni decenni. Poggiando su numerose e importanti inchieste, il volume intende riscostruire la cronologia e le interpretazioni di tali fenomeni collegandoli a profondi mutamenti del nostro modo di vivere e delle forme stesse di relazioni sociali. Il libro traccia così le linee essenziali di una sociologia generale della devianza.
Dopo aver esaminato in quale misura l'assicurazione ed il mercato della sicurezza possono rimediare in qualche modo alle debolezze dei poteri pubblici, Philippe Robert valuta con minuzia le politiche pubbliche di sicurezza, sottolineandone gli ostacoli e le resistenze che esse incontrano.
Questo lavoro, la cui edizione originale francese risale al 1999, ha rappresentato uno dei primi tentativi di analisi globale della crisi contemporanea della sicurezza. Tradotto in varie lingue, esso è ormai un classico. L'edizione italiana è arricchita da una postfazione nella quale l'autore attualizza la sua analisi.
Note sull'autore
Philippe Robert, sociologo del crimine e della giustizia, è direttore di ricerca al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese. Ha fondato il principale centro di ricerca francese sulla delinquenza; attualmente anima una rete scientifica europea di una quarantina di unità specializzate nello studio delle norme e delle devianze. Tra i suoi ultimi lavori: L'insecurité en France (2002), Sociologie du crime (2005), Evaluating Safety and Crime Prevention Policies in Europe (2009), Comparing Crime Data in Europe: Official Crime Statistics and Survey Based Data (2009).
Indice
Nota editoriale
Ringraziamenti
Introduzione
Parte prima: lo Stato di sicurezza
Capitolo primo
La costituzione di uno Stato di sicurezza
I. Egemonia comunitaria, marginalità dello Stato
1. Alla comunità locale le controversie tra vicini, allo Stato gli sbandati
2. Lentezze ed esitazioni della statalizzazione
II. L’egemonia statale
Capitolo secondo
La deregolamentazione della sicurezza
I. La violenza e le periferie, ovvero il giovane albero che nasconde la vecchia foresta
II. L’irruzione dell’insicurezza
1. Un investimento difficile
2. Consistenza ed evoluzione dell’insicurezza
III. Un divorzio tra politiche penali e aspettative di sicurezza
1. Una domanda che esplode, una risposta che cede
2. Lo scarto riguarda solo i privati
3. Pratica formale o richiesta effettiva?
Capitolo terzo Anonimato e occasione
I. L’anonimato facilita la predazione
1. Il rapporto con la norma
2. L’interesse
3. … E infine l’occasione
II. L’anominato spinge alla querela
III. L’anonimato rende difficile l’intervento pubblico
Parte seconda: un vicolo cieco
Capitolo quarto
Dallo Stato al mercato?
I. La costituzione di un mercato della sicurezza
1. L’assicurazione
2. I prestatori d’opera della sicurezza
3. Una logica soggiacente di integrazione?
II. Un mercato più adatto ai bisogni delle imprese e delle organizza- zioni che a quelli dei privati
1. I limiti dell’assicurazione
2. Prestazioni poco adatte ai privati
III. Un passaggio di testimone?
Capitolo quinto
Lo Stato in panne
I. Non sapevano quel che facevano
1. La testa altrove
2. La sicurezza
II. Non sanno più come fare
1. Il cammino a tentoni della prevenzione
2. Innovazioni giudiziarie al margine
3. Tra le priorità dell’ordine e le strumentalizzazioni di massa, la cancellazione della sicurezza pubblica
Conclusione
Postfazione
I. Dai Blousons Noirs al sentimento di insicurezza: mezzo secolo di mutamenti
1. Il cambiamento non data da oggi
2. L’allarme per la violenza
3. Politiche che funzionano a seconda della moda e non della valutazione
Bibliografia
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