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Heteroglossia - n. 10, anno 2009
Cambiamenti nella percezione e rappresentazione dell’esotico
quaderni
Cambiamenti nella percezione e rappresentazione dell’esotico
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Note sul testo
I cambiamenti nella percezione e rappresentazione dell’esotico si deducono dal confronto di che cosa era l’esotico nella percezione soprattutto degli europei e quale configurazione ha assunto nel percorso della sua evoluzione. I singoli contributi danno una visione di alcuni aspetti della percezione e rappresentazione dell’esotico, partendo da tentativi di definizione e delimitazione dell’esotico di fronte ad altri concetti come orientale. L’attenzione si focalizza sul rapporto fra esotismo, orientalismo e la recezione dell’oriente nell’Europa occidentale e soprattutto nel mondo culturale tedesco. Il discorso generale si completa tramite l’analisi semantica dei concetti di Europa, Mediterraneo e Oriente. Lo spettro dei singoli fenomeni presentato nei contributi va dalla comunicazione letteraria a quella pubblicitaria e fumettistica, dalle rappresentazioni dello “zoo umano”, dall’esotico usato come mezzo pedagogico nel Pietismo, dall’esotico come rarità, curiosità, spettacolo all’esotico quotidiano, all’esotico ubicato fra di noi, come i turchi in Germania. Il discorso sull’esotico include in parte quello del colonialismo e post-colonialismo tramite aspetti linguistico-culturali, presentando l’esotismo eteroglotta come determinato da norme ideologiche nell’ambito di un sistema colonialista ed eurocentrico, oppure l’esotismo nella letteratura argentina. Dalla teoria dello scienziato cileno Francisco Valera parte l’analisi neurofenomenologica sui cambiamenti cognitivi e linguistici dell’esotico, combinando le pratiche meditative orientali con l’approccio scientifico occidentale.
Contributi di: Hans-Georg Grüning, Masturah Alatas, Bénédicte Postel, Reinhard Sauer, Hans-Günther Schwarz, Maria Paola Scialdone, Maria Amalia Barchiesi, Karl Alfons Knauth, Graciela Nilbet Ricci, Gianna Angelini, Angelo Piepoli.
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