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Le parole e i sensi
Una teoria degli indicali basata sulla percezione
eum x
Una teoria degli indicali basata sulla percezione
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Ci sono alcune parole, come “io”, “tu”, “ora”, “qui”, “questo” o “quello”, che occupano un posto speciale nei dibattiti interni all’odierna filosofia analitica del linguaggio. Si tratta degli indicali, che i filosofi indagano ad almeno due livelli. Al primo livello ci si occupa di costruire una generale teoria del riferimento e del significato degli indicali in grado di descrivere il loro funzionamento. Il secondo livello di indagine è motivato dall’idea che lo studio degli indicali possa chiarire complesse questioni come la prospettiva di prima persona, il senso del sé e la coscienza. In questo volume l’autrice propone una teoria del riferimento indicale basata sulla nozione di salienza percettiva che offre una prospettiva su entrambi i livelli di indagine. Il modello di salienza descrive il meccanismo sotteso all’uso degli indicali sfruttando i contributi della filosofia del linguaggio e della psicologia. L’intersoggettività dei significati espressi dagli enunciati indicali è garantita dal ruolo che il modello affida alla salienza e dalla originale nozione di contesto percettivo, inteso come la zona di accesso percettivo di tutti gli interlocutori impegnati in un evento comunicativo.
Nevia Dolcini (Ph.D.) è titolare di una borsa di ricerca post-dottorato e docente a contratto di Filosofia del Linguaggio e Teoria e Tecnica dei Linguaggi presso l’Università di Macerata. I suoi principali interessi riguardano la filosofia del linguaggio, la filosofia della mente e la filosofia della psicologia.
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