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Heteroglossia Dossier e strumenti - n.s. n. 11 2011

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  • Autore Lévy Danielle, Anquetil Mathilde (a cura di)
  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-297-5
  • Numero pagine 288
  • Formato 14,5x20,5
  • Anno 2012
  • Editore © 2012 eum edizioni università di Macerata
L'analisi linguistica e letteraria
Eum Redazione

di Loredana Trovato, 2, XIX 2012, p. 427

F. Gisbussi - P. Puccini, Il "Précis du plu­rilinguisme et du pluriculturalisme" et la "letteratura della migrazione: casi, concetti, riflessioni e questioni metodologiche per una didattica interculturale, pp. 181-209.
Il 'dialogo' tra Francesca Gisbussi e Paola Puccini prende avvio da alcune considerazioni sulla letteratura della migrazione italiana in Québec, analizzata in contesto didattico e in prospettiva interculturale. Dopo la presentazione della ricerca e il collegamento con il Précis viene posta l'attenzione sul rapporto tra lo "spazio terzo" individuale e la "creazione di una coscienza plurilingue a livello sociale" (p. 199) a partire dalla dimensione scolastica. Paola Puccini de­lucida quindi i complessi meccanismi di questo rapporto attraverso la dicotomia "culture/non culture" proposta da Roger Parent e la nozione di 'performance', sottolineando infine il ruolo strategico dell'insegnante nel lavoro di "recon­figuration identitaire" (p. 208).

T. Protti - G. Zarate, Riflessioni a partire dalla lettura del "Précis”: immagini e statuto della lingua, rappresentazioni sulla lingua, identità e immaginario sociale sociale, pp. 211-225.
Il 'dialogo' tra Tiziana Protti c Geneviève Za­rate prende spunto dalla nozione di pluralità che emerge dal Précis, quale "insieme complesso" e coerente di relazioni, "oggetto socio-storico costruito" (p. 211). Dalla riflessione sulla complessità delle pratiche linguistiche nelle relazioni tra lingue, culture e identità diverse scaturisce la ricerca presentata, nonché la domanda sui modi in cui l'immaginario partecipa alla strutturazione di un'identità etnolinguistica "desiderabile". A tale interrogativo, Zarat risponde che l’appartenenza linguistica non dipende dalla volontà esclusiva dell'individuo, ma può risultare dall'influenza e dal giudizio sulla lingua (positivo o negativo) che esercitano la scuola e la famiglia.

S. Scandella - M. Anquetil - A. Gohard-Radenkovic, Mobilité, identité, autobiographie, représentation: fondements de notre recherche et liens avec le "Précis du Plurilinguisme et du Pluriculturalisme”: Place de la langue culture d'origine dans cet ouvrage de référence, pp. 227-252.
Dopo aver presentato il corpus di riferimento e il legame con il Précis della ricerca su "Stéréotype et quête identitaire dans les récit autobiographiques des apprenants en contexte migratoire" (p. 228) e, principalmente, in ambiente francofono, Silvana Scandella analizza i concetti di mobilità (nei suoi rapporti con la didattica delle lingue-culture e la mediazione), e di "réflexion identitaire". Fanno seguito le riflessioni di Mathilde Anquetil sulla necessità di promuovere una "didactique des mobilités" (p. 245) e di Aline Gohard-Radenkovic, secondo cui la relazione di co-costruzione degli spazi interculturali in situazione di mobilità e di coabitazione è determinata da quegli "espaces d'intégrabilité" (p. 252) accordati o no dalla società.

 
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