“L’infinito”. Recanati, Visso e il mondo intero
Di Alessandro Feliziani, Orizzonti della Marca, Orizzonti con Libri, 17 settembre 2022, pag. III
Nel febbraio 2020, giusto in tempo per scampare alla lunga sospensione delle attività culturali imposta dalla pandemia, nelle sale della biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata fu allestita la mostra «L’infinito. Un racconto per immagini e documenti». Furono esposte numerose prime edizioni a stampa della più famosa poesia di Leopardi, insieme a una folta selezione di traduzioni nelle più svariate lingue: dall’armeno al catalano, dal croato al russo, dal francese al polacco, dal latino all’inglese e, inoltre, in portoghese, greco, olandese, svedese, tedesco e molte altre lingue ancora. «Segno più che tangibile dell’inesaurita vitalità di questa poesia», ha scritto Laura Melosi, direttrice della cattedra “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata e componente del comitato scientifico del centro nazionale di studi leopardiani di Recanati, nell’introduzione al quarto libro della collana “Leopardiana” (edizioni Eum), curato da lei stessa insieme a Manuela Martellini, docente di filologia della letteratura italiana.
Il volume, uscito a luglio di quest’anno, è frutto del cantiere di iniziative avviato nel 2019 con l’istituzione del comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione de “L’infinito” e raccoglie una decina di brevi saggi di altrettanti autori. Studiosi che hanno indagato sulle versioni poetiche della lirica leopardiana nelle lingue straniere, quali le traduzioni russe (Giuseppina Larocca) o in arabo (Maria Elena Paniconi e Mariangela Masullo) o, ancora, “L’infinito” nella traduzione di Marguerite Yourcenar (Patrizia Oppici).
La recanatese Francesca Chiusaroli, docente di linguistica, affronta il tema delle lingue artificiali (il traduttore automatico di Google) e i codici non verbali. Proprio l’autrice, nel 2019, realizzò una traduzione de “L’infinito” con l’uso degli emoji, condivisa in internet attraverso twitter e ora riprodotta a p. 97 di questo volume. Altri autori presenti nel volume sono Costanza Geddes da Filicaia (Leopardi e le lingue straniere), Lorenzo Abbate (Leopardi tradotto), Vincenzo Caporaletti (L’infinito tra linguaggio poetico e musicale), Mario Dondero (Leopardi personaggio) e Emil Dimitrov, che rende testimonianza della propria esperienza di traduttore della lirica del poeta recanatese in lingua bulgara. In copertina è riprodotto l’autografo de “L’infinito” di Visso.