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L’orizzonte della scrittura

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13,00 €

  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-768-0
  • Codice ISBN (PDF) 978-88-6056-769-7
  • Numero pagine 185
  • Formato 14x21
  • Anno 2022
  • Editore ©2022 eum edizioni università di macerata
La Rassegna della letteratura italiana
Eum Redazione

di Gioele Marrozzi, Rassegna bibliografica, La Rassegna della letteratura italiana, pp. 196-197

La ricorrenza dei duecento anni dalla composizione de L’infinito di Giacomo Leopardi, celebrata nel 2019, ha incentivato in Italia e nel mondo l’organizzazione di eventi dedicati al più noto degli idilli leopardiani. Nel febbraio del 2020, anche la Cattedra Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata ha contribuito ad arricchire il programma delle iniziative, promuovendo una giornata di studi intitolata come il volume che ne è derivato, curato da Laura Melosi e Manuela Martellini per la collana «Leopardiana. Studi».
Introdotto da una premessa firmata da Fabio Corvatta, presidente del Centro nazionale di studi Leopardiani di Recanati, il libro si apre con una nota di Laura Melosi, Per introdurre: mapping «L’infinito» (pp. 11-14), in cui la curatrice da un lato traccia una sintesi delle circostanze in cui è nata la giornata di studi, e dall’altro propone una scansione dei contenuti presenti nel volume, organizzato in otto saggi dal respiro interdisciplinare...

https://www.lelettere.it/catalogo/rivista/5971

 
Il Resto del Carlino
Eum Redazione

Tutte le lingue de "L’Infinito" Leopardi amato e tradotto

"L’orizzonte della scrittura": presentato il libro a cura delle docenti Melosi e Martellini

Di Alessandro Feliziani, Il Resto del Carlino, 30 giugno 2023, pag. 29

L’Infinito è tra le poesie più celebri di Giacomo Leopardi e all’estero è probabilmente la lirica leopardiana più conosciuta in assoluto, stante il gran numero di traduzioni che essa ha avuto nel tempo: dall’arabo all’armeno, dal croato al russo e poi in polacco, greco, olandese, svedese, tedesco e molte altre ancora, oltre a tutte le lingue del ceppo latino. Della poetica leopardiana e delle versioni in lingua straniera de “L’Infinito” si è parlato al Basquiat Bistrot di Macerata in un incontro organizzato dalla Eum, in occasione del 225° compleanno (29 giugno) del poeta recanatese. Il motivo è stata la presentazione del libro "L’orizzonte della scrittura. Leopardi, L’Infinito, la traduzione", pubblicato dalla stessa casa editrice dell’università di Macerata, a cura delle docenti Unimc Laura Melosi e Manuela Martellini. Il volume, che presenta in copertina la riproduzione dell’autografo de "L’Infinito" conservato a Visso, è frutto del cantiere di iniziative avviato con l’istituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione dei quindici famosi endecasillabi leopardiani. In esso sono raccolti diversi saggi di studiosi che hanno indagato sulle versioni poetiche della lirica leopardiana nelle lingue straniere. Alla presenza delle due curatrici e della professoressa Simona Antolini, presidente della Eum, hanno discusso dei contenuti del libro le docenti Angela Bianchi, (glottologia e linguistica,) Andrea Lombardinilo (sociologia dei processi culturali e comunicativi) e Valentina Trobbiani (allieva della Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi"). Ogni volta che si traduce un’opera letteraria – è stato osservato – si ha sempre una contaminazione tra culture diverse e questo accade maggiormente con le poesie. Anche – e forse ancora di più con "L’Infinito", "componimento connotato da un forte intimismo lirico" – è impossibile essere fedele all’originale. Sta di fatto che con le tante traduzioni della poesia leopardiana si è venuto a creare qualcosa di "diversamente letterario", costituendo un reciproco arricchimento. All’incontro ha preso parte anche il rettore dell’ateneo di Macerata, John McCourt, che al termine ha declamato i versi de "L’Infinito" in lingua inglese, utilizzando la traduzione realizzata alcuni anni fa da uno studioso britannico.

https://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/tutte-le-lingue-de-linfinito-leopardi-amato-e-tradotto-cc9f01b8

 
Orizzonti della Marca
Eum Redazione

“L’infinito”. Recanati, Visso e il mondo intero

Di Alessandro Feliziani, Orizzonti della Marca, Orizzonti con Libri, 17 settembre 2022, pag. III

Nel febbraio 2020, giusto in tempo per scampare alla lunga sospensione delle attività culturali imposta dalla pandemia, nelle sale della biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata fu allestita la mostra «L’infinito. Un racconto per immagini e documenti». Furono esposte numerose prime edizioni a stampa della più famosa poesia di Leopardi, insieme a una folta selezione di traduzioni nelle più svariate lingue: dall’armeno al catalano, dal croato al russo, dal francese al polacco, dal latino all’inglese e, inoltre, in portoghese, greco, olandese, svedese, tedesco e molte altre lingue ancora. «Segno più che tangibile dell’inesaurita vitalità di questa poesia», ha scritto Laura Melosi, direttrice della cattedra “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata e componente del comitato scientifico del centro nazionale di studi leopardiani di Recanati, nell’introduzione al quarto libro della collana “Leopardiana” (edizioni Eum), curato da lei stessa insieme a Manuela Martellini, docente di filologia della letteratura italiana.
Il volume, uscito a luglio di quest’anno, è frutto del cantiere di iniziative avviato nel 2019 con l’istituzione del comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione de “L’infinito” e raccoglie una decina di brevi saggi di altrettanti autori. Studiosi che hanno indagato sulle versioni poetiche della lirica leopardiana nelle lingue straniere, quali le traduzioni russe (Giuseppina Larocca) o in arabo (Maria Elena Paniconi e Mariangela Masullo) o, ancora, “L’infinito” nella traduzione di Marguerite Yourcenar (Patrizia Oppici).
La recanatese Francesca Chiusaroli, docente di linguistica, affronta il tema delle lingue artificiali (il traduttore automatico di Google) e i codici non verbali. Proprio l’autrice, nel 2019, realizzò una traduzione de “L’infinito” con l’uso degli emoji, condivisa in internet attraverso twitter e ora riprodotta a p. 97 di questo volume. Altri autori presenti nel volume sono Costanza Geddes da Filicaia (Leopardi e le lingue straniere), Lorenzo Abbate (Leopardi tradotto), Vincenzo Caporaletti (L’infinito tra linguaggio poetico e musicale), Mario Dondero (Leopardi personaggio) e Emil Dimitrov, che rende testimonianza della propria esperienza di traduttore della lirica del poeta recanatese in lingua bulgara. In copertina è riprodotto l’autografo de “L’infinito” di Visso.

 
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