Arte e Shoah: il valore dell’uomo nel lessico artistico e museologico
di Redazione Perugia Online - 24 ottobre 2019
Sabato 26 ottobre alle ore 18 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria il professor Paolo Coen presenterà il suo nuovo libro.
Per “Incontri con l’autore” il professor Paolo Coen presenterà, alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, il libro “Controluce, Counterlight, Gegenlicht. Arte e museologia della Shoah, nuovi contributi”. In quanti modi si può leggere un libro? Molti. Ogni lettura comporta una trasposizione del proprio vissuto che si intesse con le parole scritte e quelle celate del proprio io, della propria sensibilità, creando una riscrittura che ci scuote, ci fa riflettere, si compie una simbiosi tra autore e lettore così come accade tra fruitore e opera d’arte: l’espressione d’arte, il bene culturale e il luogo di memoria da sempre segni del potenziale umano, affermano quella dignità umana strappata alla vita dalle farneticazioni omofobe del potere e dei suoi seguaci. Sabato 26 ottobre 2019 alle ore 18 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, Paolo Coen, storico dell’arte e docente di arte e museologia all’Università degli studi di Teramo, intratterrà i suoi ospiti con una disquisizione sulla doppia valenza che assume il patrimonio culturale nella trasmissione della Memoria della Shoah e la società contemporanea con il saggio “Controluce, Counterlight, Gegenlicht. Arte e museologia della Shoah, nuovi contributi” edito da EUM – Edizioni Università di Macerata: il valore dell’opera d’arte e dei luoghi di memoria quali testimoni tangibili, vitali e loquaci che invitano nel presente alla loro considerazione, ma è il futuro il perno della loro comunicazione, ovvero ciò che non deve ripetersi. L’autore romano, vincitore del Premio Internazionale 2019 sez. letteratura dello Spoleto Art Festival – Presidente il professor Luca Filipponi – disserterà su questo volume, quinto in ordine di pubblicazione della collana “Il tempo, la storia e la memoria” – una raccolta nata in collaborazione con l’Università di Macerata – che comprende una disamina tra i più significativi artisti contemporanei: da Pesach Irsai, David Olere, Charlotte Salomon, Eva Fisher, Vardi Kahana a Mauro Maugliani, Maya Zack, Richard Serra, Georges de Canino e Menashe Kadishman. Gli undici coautori propongono una panoramica politico-culturale europea che interessa anche alcuni beni e luoghi culturali marchigiani: Eleonora Palmoni, Manfredo Coen, Chiara Censi hanno delineato le situazioni della Villa Giustiniani-Bandini di Urbisaglia, il Parco del Cardeto di Ancona e il Cimitero Ebraico di Ancona. L’incontro si esplicherà in un dialogo a più voci con la professoressa Raffaella Morselli, docente di storia dell’arte moderna all’Università degli studi di Teramo e membro del comitato scientifico della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci; il professor Fabio Marcelli docente presso il Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione presso l’Università degli studi di Perugia e l’artista Paolo di Giosia da anni impegnato nella ricerca sugli aspetti introspettivi del comportamento umano. Per Paolo Coen, la scommessa della trasmissione ai posteri della Shoah è “far sì che la memoria di una minoranza, già divenuta memoria di Stato, si trasformi in una memoria collettiva” e se, come scrisse Gyorgy Lukacs “l’opera d’arte porta ad espressione ciò che nella storia si riferisce all’uomo ed esprime la verità del momento storico per la vita degli uomini”, le azioni, i comportamenti sociali, i fatti attuali costruiscono il futuro tanto quanto gli avvenimenti storici hanno determinato il presente. “Ancor oggi le persone, i fruitori vicini e lontani, mediati e immediati, costituiscono la materia viva” (Paolo Coen).
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