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Carteggi leopardiani inediti

Prospero Viani e la famiglia Leopardi

Lorenzo Abbate (edited by)

Leopardiana

15,20 €

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16,00 €

This book is a collection of the letters between the brothers and sisters of Giacomo Leopardi and Prospero Viani, admirable editor and collector of Leopardi’s works. The letters contain stories written by Paolina, Carlo and Pierfrancesco and follow the tortuous steps of Leopardi’s childhood and adolescence. Everything is told from the particular point of view of the people who heard the famous Italian author’s confessions and shared his hopes and pains. The picture is that of an intimate Leopardi, whom his brothers and sisters could hardly believe had become so famous and loved both in Italy and abroad. The result is an amazing fresco in which the first-hand testimony and biographical stories flank the punctual reconstruction of the first stages of the growing fortune of Leopardi’s works and thought.

About Lorenzo Abbate
Lorenzo Abbate earned a B.A. in Classical Philology and Literature at Sapienza University of Rome and a Ph.D. in Italian Literature, History of the Language and Philology at the University for Foreigners of Siena. His interests focus mainly on philological and literary subjects connected to the writings of the early 19th century, with special attention to Leopardi’s letters.

  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-468-9
  • DOI 10.48219/L_60564689
  • Numero pagine 236
  • Formato 14x21
  • Anno 2016
  • Editore © 2016 eum edizioni università di macerata
Il ponte
Eum Redazione

Postille biografiche per Giacomo Leopardi

Di Roberto Barzanti, Il ponte. Rivista di politica economica e cultura fondata da Piero Calamandrei, anno LXXX, n. 1, gennaio-febbraio 2024, pp. 160-170

Giacomo Leopardi sarà protagonista sul piccolo schermo nella miniserie in due puntate che Sergio Rubini sta ultimando di montare per il servizio pubblico. Il sottotitolo Vita e amori del poeta promette un racconto dai languidi toni sentimentali. C’è da temere che il grande poeta-pensatore di Recanati divenga sempre piú oggetto di un consumo facile: una delle maschere della confusa “società dello spettacolo” che ogni vicenda impagina ubbidendo a sensazionalismi e curiosità ben lontani da un’onesta adesione storico-filologica. Dal punto di vista critico sono decollate addirittura due collane con un identico titolo, Leopardiana, che attestano prospettive di ricerca di ottimo livello, del tutto immuni da un corrivo uso mediatico. Mi riferisco ai dieci titoli apparsi presso Mimesis edizioni (Milano-Udine) nella collana diretta da Gaspare Polizzi e ai Testi e Saggi della serie in uscita da tempo sotto l’autorevole direzione di Laura Melosi presso Eum (Edizioni dell’Università di Macerata). (…) La Leopardiana di Macerata, promossa dalla Cattedra Giacomo Leopardi, «accoglie – si esplicita nel programma ufficiale – edizioni critiche o filologicamente accertate, commenti alle opere in prosa e in poesia, contributi esegetici, approfondimenti di carattere biografico, storico, culturale» e si prefigge di valorizzare «le proposte dei giovani ricercatori nell’ambito delle attività didattiche della Cattedra Giacomo Leopardi e di quelle di valorizzazione promosse dal Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati e in generale dal contesto vivace degli studi attuali».
(…)
Sfogliando i Carteggi leopardiani inediti Prospero Viani e la famiglia Leopardi curati da Lorenzo Abbate (Macerata, eum, 2016, pp. 236) si ha la riprova di quanto sia stata complicata la meritoria ricerca di Prospero Viani per una prima edizione degli scambi epistolari di Giacomo. E si constaterà come talvolta, insieme a quesiti di ordine filologico, si incontrino aperture di tutt’altro tenore. Leopardi era diventato un eroe di culto per molti giovani impegnati nell’epica risorgimentale.
(…)
Nella «Leopardiana» diretta da Laura Melosi è comparso un quinto volume della sezione Studi di innovativo interesse: Gioele Marozzi, Percorsi dell’Epistolario di Giacomo Leopardi. La storia e le carte riemerse (Macerata, eum, 2023). Il volume dà conto di una ricerca di enorme portata, anche per la sua mole. Morozzi in tre anni di lavoro ha fatto una ricognizione dei manoscritti leopardiani autografi e idiografi dedicandosi in maniera specifica a quelli non conservati a Napoli presso la Biblioteca Nazionale ma esaminando quanti sono disseminati in almeno 85 enti pubblici in Italia e nel mondo: in tutto si tratta di circa diciassettemila pagine. «Dalla fine dell’800 – ha raccontato Marozzi a Martina Milone in un’intervista a «Il Fatto Quotidiano» del 15 novembre 2021 – ci sono stati quattro o cinque tentativi di questo respiro, tutti incompiuti. Per questo, con l’occasione del bicentenario dalla composizione de L’infinito, caduto nel 2019, il Centro nazionale di studi leopardiani dinamicamente presieduto da Fabio Corvatta ha ideato insieme alla Biblioteca Nazionale di Napoli il progetto: catalogare tutte le carte del fondo delle Carte Leopardi dando vita alla Biblioteca digitale leopardiana. Un lavoro cominciato inizialmente da Napoli che ben presto si sarebbe mosso su due binari: da una parte la biblioteca campana avrebbe catalogato e digitalizzato il proprio fondo, composto da circa undicimila pagine, di cui quasi cinquemila relative al solo Zibaldone, dall’altra un progetto parallelo, da realizzare sulla restante parte delle pagine (circa 6.000) sparse in giro per il mondo».
«Nel 2018 la scuola di dottorato dell’Università di Macerata ha attivato insieme con la Regione Marche e l’azienda falconarese Filippetti un progetto cofinanziato – spiega ancora Marozzi – L’obiettivo era occuparsi di tutti gli altri enti del mondo che ospitano carte leopardiane. Quindi è stato proposto di fare, appunto, una catalogazione e digitalizzazione dei manoscritti autografi conservati fuori dalla Nazionale di Napoli». Il Covid-19 ha rallentato l’operazione, ma risultati sostanziali sono stati ottenuti in vista di quella Biblioteca digitale complessiva che permetterà a chiunque di accedere ai manoscritti e averli sott’occhio.
(…)
Nell’ambito della critica stilistica spicca La dolcezza ed eccellenza degli stili. Sulle Operette morali di Leopardi (Macerata, Eum, 2020) di Laura Melosi, che raffronta la varietà dei registri padroneggiata dal poeta, la cui consapevolezza linguistica e retorica «diventa massima quando c’è in gioco l’invenzione e la definizione di quella prosa filosofica di cui l’Italia difettava e che le Operette morali le avrebbero dato, o quantomeno dovuto dare, nelle intenzioni e convinzioni del loro autore» (p. 32)
(…)
https://www.ilponterivista.com/

 
Toscana Oggi
Eum Redazione

di Maurizio Schoepflin, Lo scaffale, Toscana Oggi, 22 gennaio 2017

Novità su Leopardi

L’interesse intorno a Leopardi, lungi dallo scemare, mantiene nel tempo una costante, straordinaria vivacità, perché il grande poeta e filosofo recanatese sembra essere davvero una miniera inesauribile di bellezza espressiva e di profondità di riflessione. Le Edizioni Università di Macerata hanno recentemente stampato nella collana Leopardiana, diretta con particolare attenzione e sicura competenza da Laura Melosi, insigne studiosa del recanatese, due bei libri che si aggiungono ai molti altri dedicati al poeta e contribuiscono a gettare luce su colui che può essere considerato a buon diritto uno dei maggiori scrittori italiani di tutti i tempi.
Il primo volume, intitolato “Leopardismi del Novecento” (pp. 124, euro 10,00), curato da Costanza Geddes da Filicaia, docente di Letteratura Italiana presso l’Ateneo maceratese, raccoglie sette saggi di autori diversi, i quali, con metodo rigoroso e ricche indicazioni bibliografiche, hanno cercato di evidenziare quanto importante e vasta sia stata l’influenza che il pensiero e la poetica di Leopardi hanno avuto sulla produzione letteraria di alcuni fra i più importanti autori del Novecento, da Campana a Pirandello, da Montale a Moravia, solo per citarne alcuni. Ciò che ha colpito gli studiosi è l’incredibile attualità del poeta di Recanati, un’attualità che ha continuato a riecheggiare in tutta la sua ricchezza e complessità anche nella cultura del Ventesimo secolo.
L’altro libro, intitolato “Carteggi leopardiani inediti. Prospero Viani e la famiglia Leopardi” (pp. 240, euro 16,00) e curato da Lorenzo Abbate, dottore di ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena, raccoglie materiali particolarmente interessanti: si tratta infatti dei carteggi, per la maggior parte inediti, intercorsi tra i fratelli di Giacomo (l’amata Paolina, Carlo e Pierfrancesco) e Prospero Viani, editore e raccoglitore degli scritti del recanatese. Dal testo emerge un Leopardi non sconosciuto, ma comunque molto intimo, svelato dai fratelli che condivisero con lui la quotidianità e ne raccolsero le confessioni, i dubbi, i dolori, le speranze. L’edizione ricalca fedelmente i testi originali, proponendo testimonianze e narrazioni biografiche che si intrecciano con preziose informazioni riguardanti le vicende relative alle prime opere leopardiane. Ad accomunare i vari interlocutori che dialogano tra loro sono «la devozione e l’ammirazione per Giacomo e lo stesso impegno di farne apprezzare la vita e le opere».

 
Libero
Eum Redazione

La collana “Leopardiana” con i primi due volumi, “Leopardismi del Novecento” a cura di Costanza Geddes da Filicaia e “Carteggi leopardiani inediti. Prospero Viani e la famiglia Leopardi” a cura di Lorenzo Abbate, è stata segnalata da Libero il 20 gennaio 2017.

 
TG Marche
Eum Redazione

Barbara Marini segnala “Leopardiana”, la nuova collana delle eum, e i primi due volumi: “Carteggi leopardiani inediti. Prospero Viani e la famiglia Leopardi” a cura di Lorenzo Abbate, “Leopardismi del Novecento” a cura di Costanza Geddes da Filicaia

Guarda la puntata (min. 12.20 ca)
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-2a744027-1c4c-43ca-bdc4-551e33b3aed1.html

 
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