di Rachele Lanfranchi, anno XLVIII n.3 maggio agosto 2010
Il presente volume, come dice l'Autore, «raccoglie una serie di studi già apparsi, fra il 1994 e il 2007, in volumi collettanei o su riviste specializzate, e qui riproposti in una versione ampiamente rivisitata e aggiornata sotto il profilo bibliografico» (p. 10).
Si tratta di un lavoro che ha recepito le sollecitazioni offerte dalla più recente storiografia italiana ed europea sull'attività degli istituti religiosi di antica e recente fondazione e, più in generale, sulle iniziative educative della Chiesa nell'età moderna e contemporanea. Il titolo Ad maiorem Dei gloriam rimanda ad un'affermazione molto nota e familiare nell'ambito della Compagnia di Gesù, tanto da divenire il motto dei Gesuiti. Un'affermazione a cui si rifanno, esplicitamente o implicitamente, tutti i fondatori e le fondatrici di congregazioni religiose di vita attiva, sorte tra il XVI e il XX secolo, nel senso che la motivazione che sta al centro e sorregge il loro vissuto e la loro azione è la "gloria di Dio" e "la salvezza delle anime". Il volume si compone di sette capitoli che, dopo una nutrita presentazione delle strategie educative e istituzioni scolastiche delle congregazioni e degli ordini religiosi nei secoli XVI-XVIII (cap. I), si soffermano sugli indirizzi spirituali e sulle proposte educative dei nuovi istituti religiosi dell'Ottocento sia in area lombarda che nella Roma pontificia e su alcune figure significative di religiosi e religiose (capp. Il, III, VI). Vengono così presentati don Severino Fabriani che, nella prima metà dell'Ottocento, fonda a Modena le Figlie della Provvidenza per l'educazione ed istruzione delle sordomute (cap. IV), dando rilievo alla sua spiritualità e alla sua proposta educativa. Figura di spicco è pure Suor Rosalie Thouret, nipote e segretaria di Jeanne-Antide Thouret fondatrice delle suore della carità, che a Modena, dove le Suore sono state chiamate dal duca Francesco IV, fonda una nuova Provincia religiosa e promuove innumerevoli iniziative a carattere assistenziale ed educativo rivolte, in modo particolare, alle fasce più povere della popolazione e alle nuove generazioni (cap. V). Di padre Francesco Pianzola, fondatore delle Suore Missionarie dell'Immacolata "Regina Pacis", viene posto in luce il suo impegno nella pastorale e nell'educazione della gioventù nei primi quarant'anni del secolo scorso (cap. VII). La validità del volume è data, oltre che dall'organica e corretta presentazione dei temi, dalla ricca e aggiornata bibliografia di cui ogni capitolo è corredato, nonché dai molti fondi archivistici consultati, il cui elenco è posto all'inizio del volume (pp. 16-20).
Il lavoro del prof. Sani incoraggia a proseguire in un filone di ricerca che ha ancora molto da sondare e da dire: l'approfondimento dell'operato e delle iniziative degli istituti religiosi maschili e femminili così da porre in evidenza il ruolo e l'incidenza che hanno avuto sul terreno caritativo-assistenziale, ma più ancora su quello più propriamente educativo e scolastico.