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Percorsi nell'Epistolario di Giacomo Leopardi

12,35 €

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13,00 €

  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-871-7
  • Codice ISBN (PDF) 978-88-6056-872-4
  • Numero pagine 374
  • Formato 14x21
  • Anno 2023
  • Editore ©2023 eum edizioni università di macerata
La Rassegna della letteratura italiana
Eum Redazione

di Ilaria Cesaroni, Rassegna bibliografica, La Rassegna della letteratura italiana, pp. 195-196

Il libro, pubblicato per la casa editrice eum nella collana «Leopardiana», dedicata alla leopardistica italiana ed internazionale, è frutto di un appassionato lavoro di ricerca condotto dall’autore durante i tre anni di dottorato, e ospita una puntuale recensio dei documenti epistolari autografi del poeta recanatese, contraddistinti da una storia di dispersione articolata responsabile dell’attuale complesso assetto conservativo delle carte. L’indagine è stata condotta da M. attraverso ricognizioni autoptiche effettuate in oltre ottanta istituti di conservazione pubblici e privati disseminati in Iitalia e all’estero, ed è stata supportata da numerosissime fonti di informazione, quali articoli scientifici, cataloghi di mostre, testi otto-novecenteschi dedicati alla descrizione di collezioni di autografi, cataloghi storici di case d’asta, esiti di vendite all’incanto, inventari storici di archivi e biblioteche, opac e metaopac nazionali e internazionali. (…)
Siffatta capillare ricerca ha riportato alla luce importanti riemersioni e preziosi restauri, registrati ora in un libro che si pone di fatto come uno strumento di lavoro insostituibile per gli studiosi.

https://www.lelettere.it/catalogo/rivista/5971

 
Orizzonti della Marca
Eum Redazione

Carissimo signor Padre...

di Alessandro Feliziani, Orizzonti con Libri, Orizzonti della Marca, 11 maggio 2024, pag. 3

Di Giacomo Leopardi e sul sommo poeta recanatese sono state pubblicate intere biblioteche. Le edizioni critiche delle opere e i saggi sulla sua produzione letteraria costituiscono una bibliografia sterminata. Una parte ricca di informazioni utili per collocare l’attività letteraria di Leopardi nel proprio tempo, nell’ambiente familiare e soprattutto nell’ambito delle proprie conoscenze e relazioni sociali, è rappresentato, però, dalla corrispondenza del poeta, le lettere da lui scritte e quelle ricevute. D’altronde, come annota Gioele Marozzi nell’introduzione a questo suo volume edito dalla Eum – quinto titolo della collana “Leopardiana”, diretta da Laura Melosi – sono proprio le “non opere” quelle che con maggiore generosità offrono l’occasione di attingere al lato più autentico di uno scrittore, per «cogliere la sua essenza, entrare nel vivo del suo quotidiano per mettere da parte almeno temporaneamente il genio, e concentrarsi soltanto sulla persona».
Ed è proprio questo ciò che l’autore offre al lettore con questo libro. Marozzi, che attualmente si occupa della progettazione e del popolamento della «Biblioteca digitale leopardiana» (progetto che vede coinvolti il Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati e l’Università di Macerata), ha realizzato questo volume sulla base del suo certosino lavoro di ricognizione delle carte di Giacomo Leopardi, sparse in ben ottantanove istituzioni italiane ed internazionali. L’autore ha scandagliato tutto ciò che si trova fuori della Biblioteca nazionale di Napoli, la quale conserva il nucleo quantitativamente più cospicuo del carteggio del poeta. Attraverso riscontri e rimandi, il lavoro di Marozzi ha permesso di far riemergere lettere di cui si erano perse le tracce e che ora si possono leggere in questo volume. Alcune sono indirizzate al Carissimo signor Padre, Monaldo, alla Carissima signora Madre, Adelaide, ai fratelli Carlo, Paolina e Pierfrancesco, allo zio Carlo Antici, al cugino Giuseppe Melchiorri, altre a personaggi del suo tempo (Pietro Giordani, Francesco Puccinotti, Pietro Brighenti, Karl Bunsen) con i quali il poeta recanatese ha intrattenuto rapporti epistolari durante i suoi soggiorni a Roma, Bologna, Firenze, Napoli.
Oltre a contestualizzare il legame epistolare esistito tra il poeta e i suoi corrispondenti, l’autore ricostruisce la storia delle diverse lettere ritenute erroneamente disperse e ora recuperate in virtù del lavoro di ricerca compiuto, ma anche le cause della dispersione che nel tempo si è avuta dei manoscritti di Leopardi.

 
Eum Redazione

Postille biografiche per Giacomo Leopardi

Di Roberto Barzanti, Il ponte. Rivista di politica economica e cultura fondata da Piero Calamandrei, anno LXXX, n. 1, gennaio-febbraio 2024, pp. 160-170

Giacomo Leopardi sarà protagonista sul piccolo schermo nella miniserie in due puntate che Sergio Rubini sta ultimando di montare per il servizio pubblico. Il sottotitolo Vita e amori del poeta promette un racconto dai languidi toni sentimentali. C’è da temere che il grande poeta-pensatore di Recanati divenga sempre piú oggetto di un consumo facile: una delle maschere della confusa “società dello spettacolo” che ogni vicenda impagina ubbidendo a sensazionalismi e curiosità ben lontani da un’onesta adesione storico-filologica. Dal punto di vista critico sono decollate addirittura due collane con un identico titolo, Leopardiana, che attestano prospettive di ricerca di ottimo livello, del tutto immuni da un corrivo uso mediatico. Mi riferisco ai dieci titoli apparsi presso Mimesis edizioni (Milano-Udine) nella collana diretta da Gaspare Polizzi e ai Testi e Saggi della serie in uscita da tempo sotto l’autorevole direzione di Laura Melosi presso Eum (Edizioni dell’Università di Macerata). (…) La Leopardiana di Macerata, promossa dalla Cattedra Giacomo Leopardi, «accoglie – si esplicita nel programma ufficiale – edizioni critiche o filologicamente accertate, commenti alle opere in prosa e in poesia, contributi esegetici, approfondimenti di carattere biografico, storico, culturale» e si prefigge di valorizzare «le proposte dei giovani ricercatori nell’ambito delle attività didattiche della Cattedra Giacomo Leopardi e di quelle di valorizzazione promosse dal Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati e in generale dal contesto vivace degli studi attuali».
(…)
Sfogliando i Carteggi leopardiani inediti Prospero Viani e la famiglia Leopardi curati da Lorenzo Abbate (Macerata, eum, 2016, pp. 236) si ha la riprova di quanto sia stata complicata la meritoria ricerca di Prospero Viani per una prima edizione degli scambi epistolari di Giacomo. E si constaterà come talvolta, insieme a quesiti di ordine filologico, si incontrino aperture di tutt’altro tenore. Leopardi era diventato un eroe di culto per molti giovani impegnati nell’epica risorgimentale.
(…)
Nella «Leopardiana» diretta da Laura Melosi è comparso un quinto volume della sezione Studi di innovativo interesse: Gioele Marozzi, Percorsi dell’Epistolario di Giacomo Leopardi. La storia e le carte riemerse (Macerata, eum, 2023). Il volume dà conto di una ricerca di enorme portata, anche per la sua mole. Morozzi in tre anni di lavoro ha fatto una ricognizione dei manoscritti leopardiani autografi e idiografi dedicandosi in maniera specifica a quelli non conservati a Napoli presso la Biblioteca Nazionale ma esaminando quanti sono disseminati in almeno 85 enti pubblici in Italia e nel mondo: in tutto si tratta di circa diciassettemila pagine. «Dalla fine dell’800 – ha raccontato Marozzi a Martina Milone in un’intervista a «Il Fatto Quotidiano» del 15 novembre 2021 – ci sono stati quattro o cinque tentativi di questo respiro, tutti incompiuti. Per questo, con l’occasione del bicentenario dalla composizione de L’infinito, caduto nel 2019, il Centro nazionale di studi leopardiani dinamicamente presieduto da Fabio Corvatta ha ideato insieme alla Biblioteca Nazionale di Napoli il progetto: catalogare tutte le carte del fondo delle Carte Leopardi dando vita alla Biblioteca digitale leopardiana. Un lavoro cominciato inizialmente da Napoli che ben presto si sarebbe mosso su due binari: da una parte la biblioteca campana avrebbe catalogato e digitalizzato il proprio fondo, composto da circa undicimila pagine, di cui quasi cinquemila relative al solo Zibaldone, dall’altra un progetto parallelo, da realizzare sulla restante parte delle pagine (circa 6.000) sparse in giro per il mondo».
«Nel 2018 la scuola di dottorato dell’Università di Macerata ha attivato insieme con la Regione Marche e l’azienda falconarese Filippetti un progetto cofinanziato – spiega ancora Marozzi – L’obiettivo era occuparsi di tutti gli altri enti del mondo che ospitano carte leopardiane. Quindi è stato proposto di fare, appunto, una catalogazione e digitalizzazione dei manoscritti autografi conservati fuori dalla Nazionale di Napoli». Il Covid-19 ha rallentato l’operazione, ma risultati sostanziali sono stati ottenuti in vista di quella Biblioteca digitale complessiva che permetterà a chiunque di accedere ai manoscritti e averli sott’occhio.
(…)
Nell’ambito della critica stilistica spicca La dolcezza ed eccellenza degli stili. Sulle Operette morali di Leopardi (Macerata, Eum, 2020) di Laura Melosi, che raffronta la varietà dei registri padroneggiata dal poeta, la cui consapevolezza linguistica e retorica «diventa massima quando c’è in gioco l’invenzione e la definizione di quella prosa filosofica di cui l’Italia difettava e che le Operette morali le avrebbero dato, o quantomeno dovuto dare, nelle intenzioni e convinzioni del loro autore» (p. 32)
(…)
https://www.ilponterivista.com/

 
Alias il manifesto
Eum Redazione

A Bologna: ansia, incontri e Carlo Pepoli

Di Roberto Barzanti, Alias, il manifesto, 03/03/2024, p. 5

(…) Gioele Marozzi con ammirevole applicazione si è sobbarcato il lavoro certosino di verificare direttamente sugli autografi o apografi o idiografi non presenti nella Biblioteca Nazionale di Napoli, i testi delle lettere in un volume che si presenta come un'aggiornata introduzione al carteggio, in grado di coprire quanto non era stato fatto sistematicamente neppure nell'edizione Brioschi- Landi. Risultano introvabili per uno scrutinio de visu 340 lettere di cui 180 di Giacomo. Il reportage di Marozzi da mezzo mondo è compilato con estrema cura e con una competenza non scevra da genuino amore: Percorsi nell’EpistoIario di Giacomo Leopardi (eum, Edizioni Università di Macerata. pp. 378, € 13,00). Si pensi che sono 89 le sedi in cui è disperso il patrimonio da consultare (…)

https://ilmanifesto.it/leopardi-a-bologna-ansia-incontri-e-lamico-carlo-pepoli

 
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