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L’impatto della recente normativa antiriciclaggio dello Stato Città del Vaticano viene esaminato focalizzando l’attenzione sui profili economico-giuridici, attraverso l’ausilio di strumenti matematici ed il supporto di teorie economiche.
Strumentale a tale obiettivo è l’individuazione del punto di equilibrio tra quel grado di "regolamentazione" che garantisca la stabilità dei mercati finanziari e quel livello di "sacrificio" misurato in termini di riduzione della libertà del sistema economico in generale.
Dimostrata, infatti, l’esistenza di un trade-off tra stabilità finanziaria e libertà economica, spetta alla legge individuare quella combinazione ottimale che, da un lato, massimizzi il "benessere sociale” e, dall’altro, garantisca quell’efficienza giuridica necessaria ad assicurare un grado di inquinamento finanziario, tollerabile per la società e ravvisabile nell’attività di riciclaggio.
Note sull'autore
Arrigo Cimica è dottore di ricerca in Scienze giuridiche presso l’Università degli Studi di Macerata. Dopo la laurea in Economia bancaria, finanziaria e assicurativa ed il master in Innovazione nella Pubblica Amministrazione è stato assegnista di ricerca e docente a contratto di Scienza delle finanze e di Istituzioni di economia politica presso l’Università degli Studi di Macerata. È autore di La trasformazione dell’industria del gioco, Quaderni del Dipartimento di Economia e Diritto, Università di Macerata, n. 14.
Indice
Prefazione di Giuseppe Rivetti
Introduzione
Parte prima. Riciclaggio e globalizzazione. Profili economici
Capitolo primo. Globalizzazione e rilevanza economica del riciclaggio
1.1. La connotazione internazionale del riciclaggio
1.2. L’approccio transnazionale dell’attività di riciclaggio all’interno del contesto globale
1.3. Procedure e tecniche di riciclaggio in rapporto alle dinamiche del mercato
1.4. Il reato di riciclaggio in relazione alla determinazione del grado ideale di stabilità del sistema finanziario e del grado di libertà economica (analizzato attraverso modelli economici)
Capitolo secondo. Il panorama normativo internazionale
2.1. La Dichiarazione di Principi del "Comitato di Basilea": contrasto al riciclaggio attraverso il sistema bancario
2.2. La Convenzione delle Nazioni Unite: primo intervento giuridico a livello internazionale in materia di antiriciclaggio
2.3. Le Convenzioni del Consiglio d’Europa: evoluzione della normativa comunitaria
2.4. Le Organizzazioni internazionali
2.5. La Disciplina comunitaria: le quattro Direttive nel campo della prevenzione e del contrasto del riciclaggio
Parte seconda. Stato Città del Vaticano e normativa italiana. Profili di comparazione giuridica
Capitolo terzo. La normativa antiriciclaggio italiana
3.1. Profili storici e ricostruzione dei principi generali
3.2. Le autorità e i destinatari della disciplina
3.3. Degli obblighi
3.3.1 Gli obblighi di adeguata verifica della clientela
3.3.2 Gli obblighi di registrazione
3.3.3 Gli obblighi di segnalazione di operazioni sospette
3.4. Misure ulteriori e apparato sanzionatorio
3.5. L’autoriciclaggio: legge 15 dicembre 2014, n. 186
3.6. Decreto 25 settembre 2015: nuovi indicatori di anomalia per la Pubblica Amministrazione
Capitolo quarto. La legislazione vaticana
4.1. Convenzione monetaria tra Stato Città del Vaticano e Unione europea
4.2. La legge n. CXXVII del 30 settembre 2010: Primo intervento normativo vaticano di contrasto del ricilaggio e finanziamento del terrorismo
4.3. Linee evolutive della legislazione antiriciclaggio: la legge n. CLXVI del 24 aprile 2012
4.4. Nuovo impianto normativo in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della ploriferazione di armi di distruzione di massa (legge n. XVIII, 8 ottobre 2013)
4.5. Moneyval progress report, recepimento delle core and key recommendations FATF/GAFI
4.6. L’istituto per le Opere di Religione (IOR): vicende giuridiche alla luce di nuovi assetti di governo
Bibliografia
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