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Regards croisés France-Italie
Langues, écritures et cultures
Langues, écritures et cultures
Lo sguardo reciproco tra Italia e Francia nel corso dei secoli, accompagnato da entusiasmo ma anche da pregiudizi, dal fascino per le mode venute dal paese d’Oltralpe ma anche dal rifiuto dei costumi e della lingua del popolo vicino, riflette la rivalità latente tra due popoli accomunati da tratti religiosi e linguistici, da una simile matrice culturale di tipo umanistico, ma che tutto divide in senso politico, economico, sociale. Gli intensi scambi culturali ed economici tra i due paesi, testimoniati fin dal Medioevo da scrittori, viaggiatori, diplomatici, storici, traduttori, migranti, hanno preso e ancora oggi prendono a volte la forma di un’adesione incondizionata, mentre in altri casi si traducono in ostilità manifesta, in rivendicazione di una superiorità degli individui e/o della nazione.
Le relazioni Italia-Francia non sono riducibili a meri trasferimento di mode, correnti o generi, a contatti politico-diplomatici, ma comportano ad ogni passaggio un sottile, eppure profondo e reciproco ripensamento del nostro essere nel mondo.
Tuttavia, malgrado la frequenza degli scambi secolari, rimane pur sempre uno iato, un vuoto da colmare, un’irriducibile divergenza, che è al tempo stesso condizione della continuità e della fecondità del rapporto tra i due paesi.
Note sull'autore
Donatella Bisconti è Maître de conférences all’Université Blaise Pascal di Clermont-Ferrand. Appartiene al centro di ricerca CNRS IHRIM (Institut d’Histoire des Représentations de la Modernité) UMR 5317. Collabora col CERLIM (Centre d’Etudes et de Recherches sur la Littérature Italienne Médiévale). Ha pubblicato saggi su Dante, Boccaccio, Alberti, sull’intertestualità poetica e sul poema cavalleresco nel XV secolo, si è occupata del circolo mediceo e lavora attualmente ad un progetto di ricerca relativo al linguaggio della polemica intellettuale tra il 1450 e il 1478.
Daniela Fabiani è professore associato nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata; è specialista della letteratura francese del XX e XXI secolo, in particolare del romanzo e della forma narrativa breve e attualmente si occupa di letteratura francofona dell’emigrazione. Ha pubblicato, tra l’altro, saggi su Julien Green, Paul Gadenne, Jeanine Moulin, Philippe Claudel, S.Germain, Edmonde Charles-Roux, François Cheng, I. Némirovsky.
Introduzione
Donatella Bisconti, Florence et Louis XI au lendemain de la conjuration des Pazzi: enjeux diplomatiques et stratégies de survie
Dominique Bertrand, Singe savant et facétie de Castiglione à Des Périers: emprunt ironique et distorsion parodique des modèles italiens
Paola Roman, La ricezione goldoniana nei periodici parigini settecenteschi degli anni ’50-’60: una divulgazione «censurata» ?
Patrizia Oppici, I Mémoires di Goldoni come autobiografia linguistica
Jean-Igor Ghidina, Foschi Lumi. Vittorio Alfieri di fronte alle convulsioni rivoluzionarie
Alfredo Luzi, Le Marche di Stendhal: estetica ed etica
Daniela Fabiani, La réception italienne de Julien Green dans «La Stampa» et «La Repubblica»
Carla Carotenuto, Il francese come «lingua della cultura» in Fabrizia Ramondino
Nicolas Violle, Regards sur l’Italie, de là-bas et d’ici. Représenter et Chroniquer l’Italie dans un blog: Campagne d’Italie de Philippe Ridet
Cristina Schiavone, Les seuils du roman subsaharien francophone: remarques sur le péritexte entre texte originel et traduction italienne
Note
Actes de la journée d’études organisée par l’Université de Macerata et l’Université de Clermont-Ferrand (Macerata, 20 mars 2015) / Atti della giornata di studi organizzata dall’Università di Macerata e dall’Università di Clermont-Ferrand (20 marzo 2015)
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