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Sulle "funzioni" del diritto privato nella Costituzione economica fascista
Contratto, impresa e concorrenza
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Contratto, impresa e concorrenza
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La ricerca affronta il problema dell’esistenza di un proprium del diritto privato fascista dell’economia ed è animata dall’interrogativo sul “lascito” di quell’esperienza legislativa al diritto privato dell’Italia repubblicana. Dopo un sommario dei mutamenti sociali, politici ed economici verificatisi tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, la riflessione procede passando in rassegna le conseguenze prodotte da tali mutamenti sulla cultura e sullo strumentario concettuale dei giuristi e del legislatore. Il materiale normativo viene catalogato nelle tre classi delle regole micro-, meso- e macroeconomiche (dedicate rispettivamente alle materie dei contratti, dell’impresa e del mercato). Particolare attenzione viene dedicata agli strumenti normativi di “permeabilizzazione” del diritto ai contenuti corporativi e totalitarî connotanti l’esperienza fascista – e che, oggi, consentono di adeguare l’applicazione delle regole ai mutamenti della “costituzione economica”.
Emiliano Marchisio ha conseguito l’LL.M (Master of Laws) in International Business Law a Londra ed il Dottorato di ricerca in Diritto Pubblico dell’Economia a Roma. È professore a contratto dell’Università di Macerata e collaboratore della Fondazione Luigi Einaudi di Roma. La sua attività di ricerca è rivolta al diritto dell’economia pubblico e privato. È autore di saggi in materia di società, bilancio, professioni intellettuali, antitrust, marchi d’impresa.
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