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«Penne filantropiche»
Stampa e politica nella rivolta del 1831 nello Stato pontificio
Stampa e politica nella rivolta del 1831 nello Stato pontificio
La "strana" rivolta del 1831 nello Stato pontificio, consumatasi nel breve spazio di poco meno di due mesi, con la formazione di governi provvisori a basa municipale prima e di un Governo delle Provincie unite Italiane poi, è uno dei momenti in cui la compressione e l'accelerazione del tempo storico producono dinamiche impreviste e, come tali, in grado di portare improvvisamente in emersione aspetti qualificanti, fino ad allora latenti, della realtà sociale e politica di cui erano espressione. Referente privilegiato del contraddittorio tentativo messo in campo dai Notabili di costruire un nuovo ordine latamente "liberale" con ingredienti del passato, non poteva che essere un'opinione pubblica che era, però, tutta da costruire. A tale compito provvidero i periodici nati all'improvviso e tutta quella serie di opuscoli e fogli volanti distribuiti e letti nelle piazze, nelle vie, nei caffè dei centri urbani. Un tentativo improvvisato di alfabetizzazione politica dai limiti evidenti, che durò l'espace d'un matin, ma per più versi quanto mai rivelatore dei temi allora al centro della pubblica e finalmente libera discussione. Dopo una breve ricostruzione della fisionomia del moto, sospeso a metà fra una prima, ancor timida apparizione del sentimento nazionale e prepotente riemersione del tradizionale municipalismo, il volume offre nella seconda parte un'ampia selezione degli scritti allora vergati da quelle che, non impropriamente, un anonimo contemporaneo definì "penne filantropiche".
Riccardo Piccioni è Ricercatore di Storia contemporanea all’Università di Macerata, dove insegna Storia del Risorgimento e Storia dell’Europa in età contemporanea. Ha conseguito il "Dottorato di ricerca in Storia politica dell’età contemporanea – F. Chabod" presso l’Università di Bologna. I suoi temi di ricerca vertono sulla storia politica del XIX secolo, sui movimenti politici, in particolar modo sul moderatismo. Ha pubblicato i volumi Diomede Pantaleoni, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 2003; Marco Minghetti e il liberalismo temperato. Antologia degli scritti, Torino, IBL, 2015 (E-book).
Indice
Premessa
Parte prima. Stampa e politica nella rivolta del 1831
1. Una rivoluzione «da scena»?
2. Il Governo provvisorio di Bologna: una legittimazione antica?
3. Il Governo delle Provincie unite italiane
4. Il «talismano del non intervento»
5. Cittadini in armi: una mobilitazione ambigua
6. La stampa alla ricerca di una «pubblica opinione»
Parte seconda. Testi
A. Opuscoli
1. Nuovo Catechismo pel 1831
2. Discorso intorno al governo costituzionale per l’istruzione di quelli che non sono versati nelle scienze politiche di Paolo Costa
3. Al Governo provvisorio ed alla forza armata della città e Provincia di Bologna. Pensieri del medesimo militare
B. Giornali
1. La rivoluzione raccontata
2. Legittimità della rivoluzione e «querele» contro il dominio
temporale dei papi
3. Guardia Nazionale e cittadini in armi
4. Consensi al governo provvisorio
5. Critiche al governo provvisorio
6. Doveri dei rappresentanti e dei cittadini
7. Sovranità popolare e garanzie costituzionali
8. Patria e nazione
9. Unione delle città libere
10. Libertà e democrazia
11. Libertà di stampa
12. Sulle rivoluzioni
13. Sul principio del non intervento
14. La religione
15. I problemi dei lavoratori
16. Il mondo contadino
17. Gli impieghi in un governo liberale
18. Cultura e istruzione
19. Il ruolo delle donne
20. Sulla pubblicità
21. Richieste dei cittadini
22. Mobilitazione giovanile e studentesca
23. Mobilitazione popolare in difesa della libertà
24. Controrivoluzione
Indice dei nomi
In copertina: prima pagina del giornale L’Emilia, n. 1, 9 febbrajo 1831. Stampato a Forlì
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