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Il curricolo «razziale»
La costruzione dell’alterità di «razza» e coloniale nella scuola italiana (1860-1950)
Biblioteca di HECL
La costruzione dell’alterità di «razza» e coloniale nella scuola italiana (1860-1950)
Biblioteca di HECL
Il volume ripercorre la storia del concetto di "razza umana" nell’ambito scolastico italiano tra Otto e Novecento, dal periodo precedente la conquista delle colonie africane agli anni della decolonizzazione. Il termine infatti ha svolto un ruolo cruciale nei processi di costruzione e descrizione svalorizzante dell’«altro», nella giustificazione dell’espansione coloniale nonché nell’opera di "invenzione" dell’identità nazionale. L’indagine tocca tutti gli ambiti disciplinari ma si incentra soprattutto sulla Geografia, tributaria - durante tutto il periodo - del compito di presentare-insegnare la diversità umana agli studenti, trasmettendo loro gerarchie esplicite ed implicite.
Questa immagine «razziale» dell’italiano e dell’«altro» (africano, «negro») ha avuto una sua articolata declinazione iconografica che viene ricostruita e analizzata con il supporto di un ampio apparato di immagini.
Gianluca Gabrielli è dottore di ricerca in Human sciences all’Università degli Studi di Macerata. Fa parte del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia del medesimo ateneo. Tra i suoi lavori ricordiamo la partecipazione alla mostra La menzogna della razza (1994), i volumi La scuola fascista (2009), curato insieme a D. Montino, e Il razzismo (2012), scritto insieme ad A. Burgio.
Capitolo primo. Lo stato degli studi
1.1. Il colonialismo italiano
1.2. Motivazioni alla base dell’espansionismo italiano
1.3. Le due ragioni di questa ricerca
1.4. Gli studi posteriori alla decolonizzazione: il lento affrancamento
1.5. «Cultura» imperiale diffusa e immaginari coloniali
1.6. Il ruolo del razzismo
1.7. Funzione della comunicazione scolastica sulle colonie: costruzione dell’identità, descrizione dell’alterità
1.8. Le analisi di lungo periodo
1.9. Il periodo repubblicano
1.10. La letteratura per l’infanzia
1.11. Sollecitazioni da oltre confine
1.12. Ciò che rimane da fare: prospettive di ricerca
Capitolo secondo. L’ottica dell’istituzione: come i programmi ministeriali si sono riferiti allo studio delle colonie e della diversità umana
2.1. Riflessioni sulle caratteristiche della fonte e sui fini dell’analisi
2.2. I programmi dell’Unità nazionale
2.3. Gli anni dell’esordio coloniale e del positivismo
2.4. A cavallo tra due secoli
2.5. La riforma Gentile
2.6. Gli anni Trenta
2.7. Il secondo dopoguerra
Capitolo terzo. Il curricolo "razziale" in geografia
3.1. Le varietà umane nella scuola della prima metà dell’Ottocento: il Giannetto
3.2. Le varianti degli anni successivi, tra edizioni riconosciute e disconosciute
3.3. Tra Bibbia, antropologia, esplorazioni, espansioni e razzismo: le teorie delle «razze umane» tra Seicento e Ottocento
3.4. I testi scolastici di geografia sulla variabilità umana: fino all’ultimo decennio dell’Ottocento
3.5. L’apogeo del paradigma positivista
3.6. Lingue, religioni, civiltà
3.7. Le «tavole delle razze»
3.8. I testi per le scuole secondarie durante il fascismo
3.9. I testi unici per la scuola elementare
3.10. Dopo il 1936 e il 1938
3.11. La craniologia
3.12. Il secondo dopoguerra: un paradigma che non entra in crisi
3.13. I sussidi sulla "diversità razziale"
Capitolo quarto. Un apologo di lunga durata: I negri e il libro
Indice dei nomi
Biblioteca di «History of Education & Children’s Literature» n. 12
In copertina: E. Setti, Libro sussidiario per la 4. classe elementare e per le scuole serali e festive, 4 ed., Milano, Mondadori, 1922, p. 41.
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Fabio Targhetta recensisce il volume sulle pagine di «History of Education & Children’s Literature» (HECL), XII/1 2017, pp. 744-746. |