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La realtà dell’Hotel House di Porto Recanati, un gigantesco immobile verticale di circa cinquecento mini-appartamenti sorto originariamente negli anni Settanta come unità turistico-residenziale per famiglie benestanti ed oggi assurto al ruolo di ghetto urbano, offre interessanti spunti di riflessione circa aspetti rilevanti assunti dai fenomeni migratori non solo nelle Marche, ma in tutto il paese.
Cambiamenti nelle abitudini vacanziere dei residenti, insieme all’arrivo delle prime migrazioni africane alla fine degli anni Ottanta, hanno trasformato progressivamente il profilo della struttura da turistico-alberghiera ad abitazione per immigrati di varia provenienza e per pochi autoctoni che soffrono un disagio socio-economico. L’Hotel House si presenta attualmente come un contesto profondamente degradato ed è spesso teatro di episodi di criminalità.
La nostra ricerca intende offrire alcuni lineamenti di valutazione attorno al ruolo, anche simbolico, dei luoghi e degli spazi di insediamento nel territorio, affrontando diversi aspetti dell’esclusione e dell’inclusione sociale vissute dagli immigrati.
Note sull'autore
Maria Letizia Zanier insegna Sociologia e Sociologia dei fenomeni migratori nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Macerata.
Natascia Mattucci insegna Filosofia dei diritti umani nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Macerata.
Claudia Santoni è dottoranda di ricerca in Teoria dell’informazione e della comunicazione presso l’Università degli Studi di Macerata.
Full-Text scaricabile gratuitamente in sezione download
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