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Il ricordo del viaggio
Un carteggio familiare di Luigi Albertini 1921-1922
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Un carteggio familiare di Luigi Albertini 1921-1922
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Tra la fine del 1921 e l’inizio del 1922 Luigi Albertini, storico direttore del «Corriere della Sera» da cui il fascismo lo avrebbe estromesso solo quattro anni dopo, soggiornò con il figlio diciottenne Leonardo negli Stati Uniti come delegato della Conferenza internazionale di Washinton per la limitazione degli armamenti. A Natale i due furono raggiunti da Piera Giacosa ed Elena Albertini, moglie e figlia di Luigi. La vicenda originò una fitta trama di comunicazioni epistolari, rimaste finora inedite, fra i componenti di una famiglia straordinaria e i loro più cari congiunti: Alberto Albertini (fratello di Luigi) e la moglie Paola Giacosa (sorella di Piera), Maria e Nina Ruffini fra tutti. La pubblicazione del carteggio permette al lettore, anche tramite l’inserimento di preziosi brani diaristici, di immergersi nel racconto di un viaggio ricco di esperienze umane, politiche, mondane e culturali, mediato dalle espressioni di un’affettività familiare fra le più calde ed eloquenti. Il ruolo di Albertini alla Conferenza, e il possibile impegno diretto nella vita politica italiana che ne sarebbe potuto derivare, trovano nel carteggio una conferma arricchita dalla sua dimensione strettamente privata, e dunque dalla libertà dei giudizi e delle riflessioni in esso contenuti. La personalità del grande giornalista rivela però anche interne fragilità, zone d’ombra già in parte note ai lettori dei suoi Diari editi. Vita pubblica e vita privata si intrecciano in una rete epistolare tessuta da un gruppo di famiglie eminenti dell’antifascismo liberale (Albertini, Ruffini, Carandini: Elena avrebbe sposato nel 1926 Nicolò Carandini), cui sarà assegnato un ruolo centrale nella ricostruzione dell’Italia democratica.
Luigi Albertini (Ancona 1871 - Roma 1941) è stato uno dei più grandi intellettuali italiani della prima metà del secolo scorso. Rifondatore e storico direttore del «Corriere della Sera» dal 1900 all'inizio degli anni '20, fu estromesso dal giornale e dalla vita pubblica nel 1925 a causa della coraggiosa opposizione al fascismo. Ritiratosi nella tenuta di Torre in Pietra, vicino Roma, negli anni del regime si dedicò, oltre che alla bonifica a alla coltivazione razionale della terra, alla stesura di opere storiche ancor oggi indispensabili per comprendere la crisi dello Stato liberale e l'avvento del Fascismo. Anche la figlia Elena Carandini Albertini (1902-1990) si sarebbe dedicata alla scrittura memorialistica con una passione e una perizia di cui il carteggio qui pubblicato mostra già chiari segni.
Paola Magnarelli insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Macerata. Studiosa di ceti dirigenti italiani tra Otto e Novecento, da alcuni anni si occupa con attenzione privilegiata del trattamento di fonti primarie: lettere, diari, autobiografie.
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Marco Filoni recensisce il volume per la “Domenica” de “Il Sole 24 Ore”, 4 Novembre 2007, N. 303 |