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Torna la Fiera “Più libri più liberi” di Roma dal 6 al 10 dicembre
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Anche quest’anno parteciperemo alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi” di Roma, in programma dal 6 al 10 dicembre 2023 alla Nuvola dell’Eur. Cinque giorni per scoprire le novità e i cataloghi di tanti editori, ascoltare gli autori, assistere a dialoghi, letture, dibattiti e incontrare gli operatori professionali.
Vi aspettiamo allo stand B66-B68 condiviso con le altre case editrici aderenti all'Associazione Coordinamento delle University Press Italiane (UPI).
Tante le novità esposte dalle eum: i due volumi freschi di stampa della collana Prolusioni, Il credo della pace di George Marshall e Della formazione dei futuri cittadini di John Stuart Mill; l’ultimo libro della serie Biblioteca del Laboratorio di storia del penale e della giustizia, Immaginare le Corti d’assise di Filippo Contarini; i recenti Povertà e rilancio economico degli Enti di Terzo Settore (ETS), a cura di Giuseppe Rivetti, nell’ambito di Impresa & Territorio, e Cenerentola a scuola, di Susanne Adina Meyer, della Biblioteca di «History of Education & Children’s Literature»; Looking for the First “Educational Technologies” a cura di Maria Cristina Morandini e Francesca Davida Pizzigoni, e Il passaggio necessario a cura di Marta Brunelli e Francesca Davida Pizzigoni, per Thesaurus Scholae. Fonti e studi sul patrimonio storico-educativo; Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili, a cura di Marcello La Matina con Andrea Ponso; Demetrio e l’Oste Burlone. Epistolario Primo Conti-Corrado Pavolini, a cura di Costanza Geddes da Filicaia e Marcello Verdenelli.
Tra i numerosi eventi in programma, inoltre, segnaliamo:
Giovedì 7 dicembre, ore 19,00, Sala Polaris
Cambiare i nomi, tradurre ai confini
Presentazione della collana Prolusioni
Intervengono John Mc Court, Pino Donghi e Marino Sinibaldi
Quello che succede di interessante, nel confronto tra lingue e culture, succede spesso al confine. È in quel lembo metaforico di terra che ciò che è diverso si incontra, prova a comunicare, dapprincipio impoverendo le forme lessicali, la morfologia, la sintassi, per poi conquistare parole e temi e discorsi che da quell’incontro sono nati. Chi presiede e accompagna questi processi, ne è l’”intercessore”: colui che, cambiando i nomi delle cose, ridisegna il paesaggio culturale che definisce i confini. E lo fa anche lavorando sulla porosità delle barriere che dividono la cultura alta dai mezzi di comunicazione popolari.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito della Fiera "Più libri più liberi"
La locandina dell'incontro "Cambiare i nomi, tradurre ai confini"