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Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica Mostra a grandezza intera

 
 

Informazioni

Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica

con particolare riguardo a proprietà e tariffa

Francesca Testella

Disponibilità: disponibile

15,20 €

Prezzo ridotto!

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16,00 €

Note sul testo
Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell’accesso di tutti all’acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell’acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l’esperienza dell’Olanda. In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa.

Note sull'autore
Francesca Testella è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Macerata e ha svolto attività di ricerca sui temi ambientali, presso la stessa Università, la Fondazione Eni Enrico Mattei e il Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici. È stata professoressa a contratto presso l’Università di Camerino. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Enea e professoressa a contratto presso l’Università di Urbino.

Indice
Introduzione

Parte prima. Il diritto all’acqua nella pluralità degli ordinamenti giuridici
Capitolo primo. Il diritto all’acqua nel contesto sovranazionale
1. Premessa: sull’importanza della qualificazione giuridica del bene acqua
2. Il contesto internazionale

Parte seconda. Il diritto italiano delle acque
Capitolo secondo. Il diritto all’acqua e la proprietà della risorsa
1. Emersione e sviluppo di una nozione di “diritto all’acqua” nell’ordinamento giuridico italiano
2. La proprietà pubblica dell’acqua come elemento-base del riconoscimento di un diritto di accesso alla risorsa negli ordinamenti “democratici”
3. Evoluzione storica del concetto di proprietà delle risorse idriche dal 1865 ad oggi
4. La “proprietà” dell’acqua strumento di tutela della risorsa

Capitolo terzo. Segue. Il diritto all’acqua e la “gestione” della risorsa: il servizio idrico come filtro di “valore” della risorsa acqua
1. Premessa
2. Evoluzione storica delle forme di gestione dell’acqua in Italia
3. Il “valore” della risorsa acqua nel servizio idrico
4. Naturale idoneità funzionale del pubblico alla gestione di beni primari

Parte terza. Il profilo teorico
Capitolo quarto. Le criticità del sistema di “beni comuni”
1. Premessa
2. Le criticità del “sistema pubblico” della disciplina delle acque: assenza di controlli – sprechi di acqua
3. Conclusioni
4. La tragedia dei beni comuni

Capitolo quinto. Limiti necessari alla proprietà pubblica dell’acqua
1. Premessa
2. La tariffa come limite necessario ad un accesso “irresponsabile” alla risorsa
3. Regolazione: il ruolo centrale dell’Arera nel nuovo contesto della riorganizzazione territoriale del servizio idrico integrato

Parte quarta. La prospettiva comparata
Capitolo sesto. Possibili soluzioni da una prospettiva comparata. La tradizione pubblicistica dei Paesi Bassi nella gestione dell’acqua
1. Introduzione sull’utilità di uno spunto comparativo
2. Quadro generale: sistema amministrativo e contesto generale dell’acqua
3. Sistema di gestione
4. Ruolo dei water boards
5. Conclusioni sull’esperienza olandese

Parte quinta. Considerazioni conclusive e proposte ricostruttive
Capitolo settimo. Proprietà ambientale (idrica) e finalità di conservazione
1. Considerazioni conclusive
2. Considerazioni sulle soluzioni prospettate in precedenza e potenzialità ulteriore offerta dal “riconoscimento” del diritto
3. Inadeguatezza della “terza” e “quarta” via
4. La “quinta via” della proprietà ambientale
5. L’esempio della Conservatoria delle Coste della Sardegna
6. Proprietà ambientale (idrica) e autorità idrica di conservazione

Bibliografia

  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-783-3
  • Codice ISBN (PDF) 978-88-6056-784-0
  • Numero pagine 288
  • Formato 14x21
  • Anno 2021
  • Editore © 2021 eum edizioni università di macerata
Orizzonti della Marca
Eum Redazione

Il diritto all’acqua

di Alessandro Feliziani, Orizzonti della Marca, Orizzonti con Libri, 3 settembre 2022, pag. III

L’idea del consorzio di bonifica di poter far fronte alla sofferenza dei livelli idrografici del lago artificiale di Castreccioni di Cingoli attraverso il prelevamento di acqua dalle falde del Potenza e dello Scarsito, oltre a sollevare la ferma opposizione dei sindaci dei comuni dell’Alta valle del Potenza, ha riproposto anche a livello locale un problema italiano e mondiale: la crescente scarsità di acqua, principale risorsa naturale ed elemento vitale per l’umanità.
Il caso riguardante il nostro entroterra è casualmente venuto alla luce contestualmente alla presentazione da parte della casa editrice Eum (Edizioni Università di Macerata) di un recente saggio di Francesca Testella, attualmente ricercatrice presso l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) e già docente a contratto presso l’università di Camerino. L’autrice affronta il tema della risorsa idrica, inquadrandolo essenzialmente sotto l’aspetto più rilevante dal punto di visto sociale: il diritto di accesso all’acqua, bene primario essenziale da proteggere, ma anche bene economico del tutto particolare. Dopo un excursus del “diritto all’acqua” nella pluralità degli ordinamenti giuridici e secondo la risoluzione dell’Onu adottata in materia nel 2010, il volume affronta più ampiamente il diritto italiano delle acque, anche in connessione con le direttive dell’Unione Europea.
L’autrice analizza tutti gli aspetti dell’argomento sotto le diverse angolature giuridiche ed economiche, affrontando con particolare rilievo i vari profili tecnici, senza tralasciare le più note criticità, quali gli sprechi e il malfunzionamento delle reti idriche. Nella parte conclusiva, l’autrice si sofferma su una proposta che «... riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa».
Il volume, in cui è riportata un’ampia bibliografia, appare particolarmente utile non solo per amministratori pubblici e addetti ai lavori, ma anche per tutti coloro che desiderano approfondire i problemi delle risorse idriche e i conseguenti risvolti sociali, che sono a monte di ogni rubinetto delle nostre case.

 
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