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Narrazioni e rappresentazioni dell’Adriatico ieri e oggi Mostra a grandezza intera

 
 

Informazioni

Narrazioni e rappresentazioni dell’Adriatico ieri e oggi

Costanza Geddes da Filicaia, Sara Lorenzetti (a cura di)

Disponibilità: disponibile

12,35 €

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13,00 €

Note sul testo
Attraverso saggi dedicati a scrittori e poeti del diciannovesimo, ventesimo e ventunesimo secolo, questo volume collettaneo indaga le modalità con cui il mare Adriatico è stato rappresentato ed evocato in opere fra loro eterogenee ma accomunate dal fil rouge del Mare Superum. Il lettore intraprende così un viaggio intellettuale e culturale che, partendo da un affascinante excursus sulla storia dell’Adriatico attraverso i secoli, tocca le “rotte adriatiche” di Paolina Leopardi, De Carolis, Giani Stuparich, Ripellino, Bassani, Comisso, Ortese, Romano, Bigiaretti, Madieri, Magris e Nigro. Emerge così come l’Adriatico sia una eterogenea ma sempre vivace fonte di ispirazione artistica e letteraria e un costante riferimento culturale e sentimentale.

Note sugli Autori
Costanza Geddes da Filicaia è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Macerata. Fra i suoi temi di ricerca, l’opera di Leopardi, la letteratura per l’infanzia, la poesia di Campana.

Sara Lorenzetti svolge attività di ricerca; ha scritto volumi e saggi, prediligendo la letteratura femminile, le scritture d’esilio e di viaggio, la letteratura epistolare dell’800.

Indice
Costanza Geddes da Filicaia, Premessa

Carlo Pongetti, Adriatico: una modernità alternativa

Lorenzo Abbate, Paolina Leopardi viaggiatrice lungo la rotta adriatica

Alfredo Luzi, “L’eterno ed alterno mare”. L’Adriatico negli scritti di Adolfo De Carolis

Costanza Geddes da Filicaia, Ricordi dell’Adriatico nell’opera di Giani Stuparich

Umberto Brunetti, Seduzioni e pericoli del mare Adriatico nello Splendido violino verde di Angelo Maria Ripellino

Sandro Gentili, Bassani “fuori le mura”: l’Adriatico in Dietro la porta (e in Gli occhiali d’oro)

Sara Lorenzetti, Frammenti equorei in Gente di mare di Giovanni Comisso

Silvia T. Zangrandi, Raccontare la seconda realtà dell’Adriatico. Visioni reali e immaginarie del mare Adriatico in Anna Maria Ortese e Lalla Romano

Carla Carotenuto, Il fascino della Jugoslavia e il “mito di Sveti Stefan” in Libero Bigiaretti

Michela Meschini, «Più un sentimento luminoso che un luogo reale»: l’Adriatico segreto di Marisa Madieri

Giuseppe Lupo, Due scrittori per uno stesso mare. Claudio Magris e Raffaele Nigro

Indice dei nomi
 
Note
Spazi e culture del Novecento 3
Collana dell’Istituto storico di Macerata
  • Codice ISBN (print) 978-88-6056-737-6
  • Codice ISBN (PDF) 978-88-6056-738-3
  • DOI https://doi.org/10.13138/scn_60567383
  • Numero pagine 160
  • Formato 14x21
  • Anno 2021
  • Editore © 2021 eum edizioni università di macerata
  • Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License
Orizzonti della Marca
Eum Redazione

Sconfinando nell’Adriatico

di Alessandro Feliziani, Orizzonti con libri, Orizzonti della Marca, Anno IX - n. 30, 31 luglio 2021, p. 3

Trent’anni fa molte regioni adriatiche – tra queste anche la Marche – scoprirono di essere la terra promessa per decine di migliaia di albanesi, che stavano lasciando in massa il loro Paese per approdare sulle nostre coste a bordo di navi mercantili stracolme. Quell’esodo di massa, avvenuto all’indomani della caduta in Albania del regime comunista, rappresentò l’abbattimento del “muro d’acqua” che il mare Adriatico era stato per anni, costituendo – al pari del Muro di Berlino – la “cortina di ferro” tra le due parti contrapposte dell’Europa. Questi fatti rappresentano solo una piccola parte del saggio con il quale Carlo Pongetti, attraverso un viaggio nel tempo tra terre, genti, culture, religioni e lingue dell’Adriatico, apre un volume che Costanza Geddes da Filicaia e Sara Lorenzetti hanno curato per le edizioni dell’Università di Macerata. Il libro, che contiene altri dieci brevi saggi di autori diversi, è una rappresentazione dell’Adriatico attraverso le opere di scrittori e poeti, dall’Ottocento ai giorni nostri, tra i quali anche il narratore, pittore e incisore marchigiano Adolfo De Carolis (1874 – 1928), del quale – all’interno del saggio di Alfredo Luzi – sono riprodotte diverse opere figurative. Tra gli autori presi in considerazione c’è anche il matelicese Libero Bigiaretti (1905 –1993) del quale Carla Carotenuto ricostruisce il legame avuto dallo scrittore con la terra jugoslava e in particolare con le isole della Dalmazia, che più volte hanno fatto da sfondo nelle sue opere, in particolare nel romanzo “La controfigura” (Premio Viareggio, 1968). Nel saggio di Lorenzo Abbate, l’Adriatico è visto attraverso le lettere che Paolina Leopardi, sorella di Giacomo, scrive alla cognata Teresa Teja, moglie in seconde nozze dell’altro fratello, Carlo, a partire dal 1857. Sono lettere di viaggi lungo le coste adriatiche, in particolare nell’area foggiana, barese e brindisina. Oltre alle due curatrici del volume e agli autori già citati, nel libro sono presenti testi di Umberto Brunetti, Sandro Gentili, Silvia Zangrandi, Michela Meschini e Giuseppe Lupo. Nei vari scritti le rappresentazioni dell’Adriatico trovano spunto dalle narrazioni di altri celebri autori, tra i quali Giorgio Bassani, Giovanni Comisso, Anna Maria Ortese, Lalla Romano, Claudio Magris e Raffale Nigro.

 
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