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"Jan Patočka. Dalla libertà alla natura" di Chiara Pesaresi
Prefazione di Émilie Tardivel
Prefazione di Émilie Tardivel
Note sul testo
Jan Patočka (1907-1977), erede ed “eretico” della tradizione filosofica tedesca, è ormai considerato uno tra i maggiori esponenti della fenomenologia, di cui ha contribuito a ridisegnare le frontiere. In questo volume, il suo pensiero è indagato da un lato seguendo i temi della libertà e della natura, dall’altro attraverso il confronto con la fenomenologia di Hegel. È la dialettica hegeliana, reinterpretata in chiave fenomenologica, il punto di partenza per ripensare l’esistenza umana come un movimento mai conchiuso che accade tra radicamento naturale e prassi storica. In che modo Patočka riesce ad articolare una fenomenologia del mondo e un’antropologia della libertà? A tale questione vuole rispondere il libro, anche attraverso lo studio di testi inediti in Italia, tra cui lo scritto Critica della filosofia fenomenologica di Husserl, tradotto dal ceco e presentato in appendice.
Note sull'Autrice
Chiara Pesaresi è dottore di ricerca in filosofia dell’Università di Macerata e dell’Institut Catholique de Paris, dove insegna dal 2016. È membro del collegio docenti del dottorato internazionale “Contemporary Humanism”. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’ébranlement du monde bien connu. Lectures croisées de Patočka et Maldiney («Studia Phaenomenologica», 2019), De la lutte pour la reconnaissance au don de soi. Patočka et Ricoeur lecteurs de Hegel («Meta», 2017).
Indice
Prefazione di Émilie Tardivel
Elenco delle abbreviazioni delle opere di Jan Patočka
Introduzione
Parte prima. Negatività e dialettica: un ponte tra antropologia della libertà e fenomenologia della physis
Capitolo primo. «Oltre Hegel attraverso Hegel»
1.1. Sulle spalle dei giganti
1.2. Una riscoperta filosofica mediata
1.3. Gli appuntamenti hegeliani
Capitolo secondo. Dal platonismo negativo all’hegelismo negativo
2.1. Riduzione e libertà: un paradosso husserliano e la via hegeliana
2.1.1. La libertà fenomenologica
2.2. L’idea, animator della libertà, e la sua interpretazione non metafisica
2.3. Hegel: canto del cigno e crepuscolo della metafisica
2.3.1. Il «pesante debito metafisico» dei due idealismi
2.3.2. Il recupero della metafisica nella sua «volontà filosofica essenziale»
Capitolo terzo. L’antropologia fenomenologica della libertà e la questione della praxis
3.1. Il mos historicus della filosofia fenomenologica
3.2. Il senso della prassi: il confronto con l’hegelismo ceco
3.3. Volnost e svoboda. La libertà come negatività e trascendenza
3.3.1. Lo spirito come «dialettica dell’affezione negativa»
3.4. L’irriducibilità del negativo
3.4.1. I tre aspetti della negatività
3.4.2. Il “no” radicale dell’epoché e la conversione fenomenologica
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