Note sul testo
Fra le technai che si propongono come tali, cioè come sapere specializzato fondato su regole e su conoscenze teoriche, oltre che su pratiche consolidate, la fisiognomica, fin dai suoi esordi, occupa la posizione più ambigua, ma anche più dinamica. Il carattere essenzialmente descrittivo contraddistingue la fase iniziale della fisiognomica greca rispetto a quella di altre culture: la forza dell'immagine e le tecniche di visualizzazione attraverso la parola, che sia capace di mettere sotto gli occhi l'invisibile, trovano nelle descrizioni fisiognomiche una delle applicazioni destinate a più vasta fortuna, contribuendo all'affermarsi e al consolidarsi di strategie descrittive sempre più raffinate, che mirano a colmare il divario tra il dire e il vedere. Memorabili pagine della letteratura moderna e raffigurazioni artistiche testimoniano il modo in cui la conoscenza fisiognomica si è efficacemente inserita in una lunga e ininterrotta tradizione. Parallelamente, nei vari settori della scienza e in ambito giuridico e forense, resta vivo nel tempo l'interesse per il metodo e per i principi che sono alla base della fisiognomica. Il volume raccoglie alcuni contributi di studiosi di diversa formazione che hanno
partecipato al Convegno Tra il visibile e l'invisibile (Macerata 2017), e che hanno analizzato gli aspetti legati alla tradizione e all'esegesi dei testi fondanti di fisiognomica in lingua greca, latina e araba. Il Convegno ha avuto il patrocinio del Centro di studi interuniversitario GrAL (Greco Arabo Latino) Incontro di culture e del Warburg lnstitute.
Note sugli autori
Maria Fernanda Ferrini è professore associato di Lingua e Letteratura greca presso l'Università di Macerata. Le sue principali pubblicazioni monografiche vertono sui trattati tecnici e scientifici del Corpus Aristotelicum (De coloribus, Problemata, Physiognomonica, De audibilibus, Mechanica, De plantis, Rhetorica ad Alexandrum). Recente (2019) è la pubblicazione di ΧΡΩΜΑΤΑ (Chrōmata). Lessico dei termini greci di colore. I: alpha.
Giudo Giglioni è professore associato di Storia della Filosofia presso l'Università di Macerata. Ha lavorato presso il Dibner lnstitute, MIT, e il Warburg lnstitute a Londra. La sua ricerca si occupa del nesso tra vita e immaginazione nella prima modernità, tema su cui ha scritto diversi contributi su Marsilio Ficino, Girolamo Cardano e Tommas Campanella. Ha pubblicato un libro su Jan Baptista van Helmont (Milano, 2000) e uno più recente su Francis Bacon (Roma, 2011).
Indice
Prefazione di Maria Fernanda Ferrini, La fisiognomica come technē: ambiti e procedimenti
Maria Fernanda Ferrini, Enargeia, epiprepeia e colore degli occhi nei trattati greci di fisiognomica
Sēmeion fisiognomico e sēmeion linguistico in un passo dei Physiognomonica del Corpus Aristotelicum
Occhi-di-capra: lessico aristotelico nel Papiro della Società Italiana 6.569
Maria Rosaria Falivene, Fisiognomica applicata al secondo Giambo di Callimaco
Francesca Boldrer, Fisiognomica e potere: forma e habitus dei Cesari nelle biografie di Svetonio
Miguel Ángel González Manjarrés, La recepción del ‘Anónimo Latino’ en De animalibus de Alberto Magno
Johannes Thomann, Fragments of Aristotle’s Lost Original Physiognōmonikon in Ibn Abī Ṭālib al-Dimashqī’s Kitāb al-Riyāsa fī ʿilm al-firāsa
Marco Lauri, Firāsa and narrative. Reflections of the Physiognomy Tradition in Some of the Stories of the One Thousand and One Nights
Guido Giglioni, Luoghi, abiti e corpi. La fisiognomica ippocratica e la sua ricezione nel Rinascimento
Isabella Rosoni, L’indizio di mala fisionomia
Postfazione di Maria Fernanda Ferrini, La tradizione manoscritta dei Physiognomonica del Corpus Aristotelicum
Indice dei nomi
Note
La tradizione aristotelica: testi e contesti. I trattati tecnici e scientifici del Corpus Aristotelicum
The Aristotelian tradition: Texts and contexts. Technical and scientific treatises in the Aristotelian Corpus 1
Collana diretta da Maria Fernanda Ferrini e Guido Giglioni.